Vigevano Comune della prov. di Pavia (82,4 km2 con 60.738 ab. nel 2008). Situato nella Lomellina, tra il Ticino e il torrente Terdoppio, è importante centro industriale, commerciale e agricolo. Industria preminente è la calzaturiera, con numerose complementari (macchinari per calzaturifici, conceria ecc.); seguono le industrie tessile, dell’abbigliamento, cartaria, della lavorazione delle materie plastiche.
La località acquistò qualche rilievo con la conquista dei Romani. Contesa tra Milano e Pavia e attribuita a quest’ultima nel 1154 da Federico Barbarossa, fu presa nel 1157 dai Milanesi, che la conquistarono ancora nel 1201 e 1212. Dopo la morte di Federico II divenne stabile possesso milanese. Proclamatasi libera in seguito all’estinzione della casa Visconti, fu presa nel 1449 da Francesco Sforza. Durante la prima metà del 16° sec. V. passò alternativamente dai ducali ai Francesi, agli imperiali e ancora ai ducali. Dichiarata città ed eretta a sede episcopale dopo la pace di Bologna, nel 1645 fu occupata brevemente da Tommaso di Savoia e nel 1658 fu presa dai Francesi. Il 7 ottobre 1696 i rappresentanti di Francia, Austria, Inghilterra e del duca di Savoia vi stipularono un accordo che metteva fine alla guerra di Augusta e poneva le premesse per la successiva pace di Rijswijk. Con la pace di Aquisgrana V. passò al Regno di Sardegna (1748).