Pseudonimo dello scrittore russo V. V. Smidovič (Tula 1867 - Mosca 1945). Nei suoi racconti rappresentò le condizioni della Russia prerivoluzionaria: Lizar (1899); Zapiski vrača ("Le memorie di un medico", 1901), libro che lo rese popolare. Tra le opere scritte dopo la rivoluzione, emergono il romanzo V tupike ("In un vicolo cieco", 1922) e i racconti Nevydumannye razskazy o prošlom ("Racconti non inventati del passato", 1940).