Pareto, Vilfredo
Economista e sociologo (Parigi 1848-Céligny 1923). Autore del Corso di economia politica (1896) e del Trattato di sociologia generale (1916), P. ha elaborato una teoria storico-sociologica che ha esercitato un vasto influsso culturale. In ogni società umana c’è una classe eletta o classe dirigente, di cui fanno parte coloro che hanno gli indici più elevati nel loro ramo d’attività. L’equilibrio sociale è stabile là dove la maggior parte degli individui che compongono la classe eletta è dotata di quelle qualità che assicurano il potere. Ma le élite non durano. Prima o poi esse decadono, più o meno rapidamente, ma decadono. Si verifica infatti in esse un processo di degenerazione degli elementi che le compongono (i figli e i nipoti non sono più all’altezza dei loro compiti, non sono più dotati delle virtù di comando, si dedicano ad altre attività e ad altri interessi). Le élite possono continuare a sussistere solo se eliminano tali elementi non più all’altezza, e se assorbono gli elementi capaci che emergono dalle classi inferiori.