Giornalista, romanziere e drammaturgo svedese (Algutsboda, Kronoberg, 1898 - Väddö, Uppland, 1973). Fu realistico descrittore di primitivi ambienti contadini, la cui tradizionale naturalità mise a contrasto con i fermenti dell'incipiente industrialismo, in romanzi come Raskens. En soldatfamiljs historia ("I Rasken. Storia della famiglia di un soldato", 1927) o come Soldat med brutet gevär ("Il soldato col fucile infranto", 1944). Il fenomeno dell'abbandono delle campagne e dell'inurbamento dei contadini, che poi delusi ritornano alla terra, è studiato nella trilogia di romanzi, di cui è protagonista Knut Toring: Sänkt sedebetyg ("Certificato d'immoralità", 1935); Sömnlös ("Insonnia", 1937); Giv oss jorden! ("Dacci la terra!", 1939). Nel racconto dell'oppressione aristocratica sui contadini dello Småland nel Seicento è adombrata la reazione di M. alla violenta politica della Germania nazista. In anni successivi lo scrittore concentrò la sua attenzione sul fenomeno dell'emigrazione transoceanica, importante capitolo della storia politico-sociale della Svezia moderna: Utvandrarna ("Gli emigranti", 1949); Invandrarna ("Gli immigrati", 1952); Nybyggarna ("I coloni", 1956); Sista brevet till Sverige ("L'ultima lettera per la Svezia", 1959).