• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

VILLIERS de L'ISLE-ADAM, Philippe-Auguste-Mathias, conte di

di Leonardo VITETTI - Enciclopedia Italiana (1937)
  • Condividi

VILLIERS de L'ISLE-ADAM, Philippe-Auguste-Mathias, conte di

Leonardo VITETTI

Scrittore francese, nato il 7 novembre 1838 a Saint-Brieuc (Bretagna), morto il 19 agosto 1889 a Parigi. La passione delle lettere lo conduce alla capitale, dove presto diventa amico di Leconte de Lisle, di altri poeti dell'ora; Baudelaire lo inizia a Poe, lo presenta a Wagner; e insieme con la musica wagneriana, lo esalta la filosofia di Hegel, lo attraggono le scienze occulte. Fastoso, sregolato e bizzarro, orgogliosamente devoto all'antica nobiltà della sua casa, emerge nel mondo letterario degli anni 1860-70, quantunque né le Premières Poésies (1859), né il romanzo filosofico Isis, troncato al primo volume (1862), né la pubblicazione dei drammi Elën (1865), Morgane (1866) lo facciano noto al pubblico, e neppure i primi racconti, Claire Lenoir, L'Intersigne, apparsi tra il 1867 e il 1868. Così non fu compresa La Révolte (rappresentata e stampata nel 1870). Dopo la guerra e la Comune, la sua vita si fa triste, oscura: oppresso dalla miseria, lavora tuttavia ad Axël, di cui la prima parte esce in una rivista (1872), e dà molti racconti; compone (1877-79) l'Éve future, che esce nel 1886, e il dramma Le monde nouveau (pubblicato il 1880, recitato senza fortuna il 1883). Solo i Contes cruels (1883) lo avvicinano al gran pubblico; ora collabora al Figaro (1883-84), ha il conforto di amici come Huysmans, Léon Bloy, Mallarmé, gli editori gli stampano Akédysséril (1886), Tribulat Bonhomet (1887); il Théâtre Libre gli recita la mediocre Évasion, stampata il 1891; nel 1888 escono le Histoires insolites e i Nouveaux contes cruels. È la fama, confermata da un giro di conferenze nel Belgio, non l'agiatezza: malato, finisce all'ospedale, assistito da Huysmans. Escono nel 1890 Axël, cui non ha mai cessato di lavorare, e Chez les passants; nel 1893 Nouveaux contes cruels et Propos d'au-delà; altri inediti si aggiungono più tardi.

L'opposizione idealistica, cattolica, tradizionalistica al positivismo contemporaneo, è il motivo di tutta l'opera, animata da una foga lirica incomposta, da un ardore appassionato, non senza a volte qualche eccesso, qualche studio di mistificazione. Le Premières Poésies non vanno oltre l'imitazione di Musset, Hugo, Gautier, De Vigny; lo scrittore trova la sua forma nella prosa ricca, musicale, nel teatro filosofico e nel racconto ironico o fantastico. Lasciando i drammi giovanili, che pure annunciano tutto il pensiero dell'autore, e alcuni componimenti di una vana sontuosità formale, come il romanzo Akédysséril, i contes, anche se qualche volta toccano l'assurdo, sono più spesso di un'alta bellezza, esprimendo il sogno del perfetto amore, in cui le anime s'incontrano, s'intendono nel mondo dell'idea, o l'orrore che apparenta V. a Poe, o il disgusto sferzante per i laidi aspetti della vita, per la grettezza spirituale impersonata in Tribulat Bonhomet. L'Ève future, un vasto racconto filosofico, sui dati della scienza più moderna, e su felici anticipazioni, afferma l'illusione come unica realtà; nel dramma di Axël, il capolavoro, per cui specialmente i simbolisti salutarono in V. un maestro, i protagonisti rinunciano al mondo dello spirito, tentati dalla realtà, dalla vita, ma nell'amore vincono la tentazione, per il supremo desiderio della morte.

Ediz.: Le Œuvres complętes sono pubbl. a Parigi in voll. 11 (1914-31).

Bibl.: R. du Pontavice de Houssey, V. de l'I.-A. Parigi 1893; E. De Rougemont, V. de l'I.-A., 1910; M. Daireaux, V. d. l'I.-A., 1936.

Vedi anche
Remy de Gourmont Gourmont ‹ġurmõ´›, Remy de. - Scrittore francese (Bazoches-au-Houlme, Orne, 1858 - Parigi 1915). Bibliotecario della Bibliothèque Nationale, destituito nel 1891, si associò fin dagli inizî con il movimento simbolista in cui ebbe parte notevole, finché la molteplicità dei suoi interessi intellettuali ... Georges Bernanos Bernanos ‹-òs›, Georges. - Scrittore francese (Parigi 1888 - Neuilly 1948). Cattolico, di un pessimismo quasi giansenistico, indaga il problema della grazia e del male in figure e aspetti della provincia francese. Visse qualche tempo a Maiorca, in Brasile (durante la seconda guerra mondiale), poi in ... decadentismo Categoria letteraria con cui la critica indica l’atteggiamento del gusto che si diffuse sullo scorcio del 19° sec., interessando innanzitutto la produzione letteraria ma anche il costume e gli orientamenti morali dei ceti borghese e piccolo borghese. Mentre non è stato difficile trovare un accordo tra ... simbolismo Corrente artistica e letteraria sorta in Francia e diffusasi in Europa sullo scorcio del 19° sec. caratterizzata, in opposizione al realismo e al naturalismo, dalla tendenza a non rappresentare fedelmente il mondo esteriore ma a creare piuttosto il mondo della suggestione fantastica dei sogni per mezzo ...
Altri risultati per VILLIERS de L'ISLE-ADAM, Philippe-Auguste-Mathias, conte di
  • Villiers de l'Isle-Adam, Philippe-Auguste-Mathias conte di
    Enciclopedia on line
    Scrittore francese (Saint-Brieuc, Bretagna, 1838 - Parigi 1889). Spirito geniale e bizzarro, amico di Baudelaire e di Wagner, idealista e cattolico, si staccò nettamente dall'ambiente letterario contemporaneo, rivoluzionario e positivista. Le sue prime opere (Premières poésies, 1859; il romanzo teosofico ...
Vocabolario
cónte
conte cónte s. m. [dal fr. e provenz. ant. conte, che è il lat. comes -mĭtis, propr. «compagno di viaggio», comp. di com (forma arcaica e compositiva per cum «con», con-) e tema di ire «andare»]. – 1. Titolo nobiliare che nella gerarchia...
pro-Conte
pro-Conte (pro Conte) loc. agg.le Favorevole al politico Giuseppe Conte o all’allenatore di calcio Antonio Conte. ♦ Ed è proprio l'ex del Cagliari a segnare (11' st) l'unica rete del secondo tempo, a fissare il punteggio tennistico sul...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali