Scrittore danese (Copenaghen 1929 - ivi 2001). Di formazione filosofica e di vastissimi interessi, fu direttore di periodici letterarî, curatore di collane editoriali e traduttore, soprattutto dal tedesco. Fin dalla prima raccolta di novelle, Sære historier ("Storie strane", 1953), affrontò tematiche di grande impegno senza rinunciare alla leggerezza del tono e alla giocosa invenzione linguistica. Più accentuato il simbolismo nelle successive Ufarlige historier ("Storie non pericolose", 1955) e Formynderfortællinger ("Racconti di tutela", 1964), mentre nell'ultima fase della sua narrativa, seguita a un periodo di esclusivo impegno nel campo della saggistica, S. si dedicò a una rivisitazione della mitologia nordica (Ragnarök, 1982; trad. it. Il crepuscolo degli dei, 1983) e classica (Den berømte Odysseus "Il famoso Ulisse", 1988; Apollons oprør, 1989; trad. it. La rivolta di Apollo, 1997). Autore d'importanti saggi (Hverken-eller. Kritiske betragtninger "Né-né. Considerazioni critiche", 1961, contenente un notevole scritto su H. Chr. Andersen; Oprør fra midten "Rivolta dal centro", 1978, in collab. con N. I. Meyer e K. H. Petersen), pubblicò anche numerose monografie (su Seneca, Schopenhauer, Kafka, ecc.) e due volumi di diarî (Tilløb "Scatto", 1988; Forløb "Avanzamento", 1990).