Erudito (n. 1190 circa - m. Beauvais 1264). Domenicano, V. deve la sua fama è allo Speculum maius, che viene considerata come la più vasta tra le enciclopedie medievali, un grandioso mosaico di sentenze e di citazioni da autori antichi e medievali, portato a termine tra il 1256 e il 1259.
Vestito l'abito domenicano (1220 circa) a Parigi, dove dimorò dedicandosi alla predicazione e agli studi, fu poi nominato da Luigi IX di Francia lettore nel monastero di Royaumont sull'Oise, carica nella quale pare che non avesse soltanto il compito di insegnare la teologia ai monaci, ma anche di predicare a corte, di fare dotte ricerche e infine di fungere da consulente pedagogico per la famiglia reale. A questo scopo scrisse, richiesto dalla regina Margherita, il De eruditione filiorum regalium o De eruditione filiorum nobilium, composto fra il 1250 e il 1252, ove trattò del modo d'insegnare e di apprendere, della disciplina degli educandi, dell'educazione morale, dell'educazione femminile. La sua opera più importante, lo Speculum maius, è divisa in tre parti: Speculum naturale (in 32 libri), che dà una visione scientifica dell'universo inquadrata nel racconto biblico della creazione, e tratta di Dio, degli angeli, dei diavoli e quindi della luce, del firmamento, degli elementi, degli animali, delle piante e particolarmente dell'uomo; Speculum doctrinale (in 17 libri), che si fonda sulla tesi secondo la quale l'uomo può elevarsi dall'abisso in cui lo ha precipitato il peccato originale con l'aiuto delle scienze e delle arti, delle quali vengono all'uomo fornite le cognizioni generali; Speculum historiale (in 31 libri), che, in ordine cronologico, offre una storia del mondo dalla creazione fino al sec. 13º, specie sotto l'aspetto culturale. L'opera era certamente compiuta nel 1244, ma subì in seguito ulteriori rimaneggiamenti nell'intento di rendere ognuna delle tre parti indipendente dall'altra mediante prologhi e riassunti delle sezioni escluse, e in tale assetto fu compiuta tra il 1256 e il 1259. La sezione intitolata Speculum morale, che tratta di etica e di teologia, non è autentica e fu aggiunta dopo il 1310 da un ignoto autore.