Vincenzo di Beauvais (Bellovacensis)
Scrittore domenicano, nato forse a Beauvais verso il 1190 e morto, si ritiene a Parigi, nel 1264. Di lui si hanno notizie biografiche discontinue. Entrò nell'ordine domenicano prima del 1220; e nel 1246 fu nominato da Luigi IX lettore di teologia nell'abbazia cisterciense di Royaumont sur l'Oise che lo stesso re aveva fondato nel 1228. I suoi rapporti personali con la corte di Francia sono documentati dal De Eruditione filiorum regalium, dedicato alla regina Margherita e composto prima del 1249, e dal Tractatus consolatorius de morte amici indirizzato al re in occasione della morte di uno dei suoi figli nel 1260.
È autore dell'opera più significativa e imponente dell'enciclopedismo scolastico anteriore a s. Tommaso, lo Speculum Maius, da lui stesso così chiamata per distinguerla da una sua precedente e minore compilazione intitolata Speculum vel imago mundi.
L'opera maggiore è, nella sua definitiva stesura, suddivisa in tre parti: Speculum naturale, in 32 libri, nel quale viene data una visione scientifica dell'universo secondo la narrazione biblica della creazione; Speculum doctrinale, in 17 libri, in cui, partendo dalla tesi che l'uomo può risollevarsi dalla degradazione del peccato originale, vengono date nozioni generali di tutte le arti e le scienze utili a tale scopo; Speculum historiale, in 31 libri, che narra in ordine cronologico le vicende umane da Adamo ai tempi dell'autore. La composizione fu assai laboriosa, furono apportate modifiche e aggiunte con la collaborazione di numerosi chierici eruditi. Nella stesura tramandata dal manoscritto 568 di Digione (comprendente solo la prima e la terza parte) l'opera era compiuta entro il 1244 e in questo stesso anno V. pubblicò un'epitome della parte storica intitolata Memoriale in cui l'esposizione degli avvenimenti giunge sino al 1244. In seguito l'opera fu rimaneggiata e assunse la triplice ripartizione nella quale ci è pervenuta e che probabilmente venne pubblicata fra il 1256 e il 1259. Nel secolo successivo essa venne ancora ampliata con l'aggiunta dello Speculum morale, trattazione di etica e teologia composta da autore ignoto con l'intento d'integrare l'opera di V. tenendo conto della Summa dell'Aquinate pubblicata nel frattempo. La prima edizione a stampa fu curata a Strasburgo fra il 1473 e il 1476 e altre ne seguirono per tutto il XV secolo.
In una di queste, apparsa a Venezia nel 1494, lo Speculum historiale è integrato dalla narrazione degli avvenimenti dal 1250, anno al quale era giunto V. nella sua ultima redazione di questa sezione, fino all'anno dell'edizione veneziana. In questa parte, aggiunta da un ignoto autore, figurano anche notizie su D. relative a suoi rapporti con Federico II di Sicilia (il Toynbee notò che una così esplicita affermazione in merito non compare altrove; il Grauert, riprendendo tale notazione del Toynbee, tracciò la via percorsa da tale notizia dell'edizione veneziana dello Speculum historiale risalendo fino al Boccaccio).
Per quanto riguarda i rapporti fra lo Speculum maius e l'opera dantesca, la summa di V., per la mole e la varietà immense delle notizie in essa contenute e per la sua diffusione, si pone come precedente culturale troppo generalizzato per poter stabilire puntualmente dove e in che misura D. abbia attinto da essa ovvero da altre fonti primarie o meno.
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