Vino
La qualità del v. è senza dubbio la sua piacevolezza alla degustazione, vale a dire quella chiamata fruttosità del vino. Questo parametro è valutato applicando il metodo della fruttosità, dal quale discende che tanto più un v. risulta piacevole quanto il gusto del vino stesso richiama in modo autentico (consistente, equilibrato, integro) il gusto del frutto da cui è tratto. Per far sì che il v. possa esprimere al meglio le proprie qualità, sono di altissimo rilievo le condizioni climatiche che favoriscono, oppure al contrario impediscono, che i frutti possano arrivare alla maturazione ottimale per essere raccolti (v. enologia).
Per le annate dal 2000 al 2006, nelle diverse regioni italiane, si sono verificate alcune condizioni di carattere climatico, che sono di seguito elencate, alle quali hanno corrisposto produzioni di v. di diversa qualità (v. tabella).
Anno 2000: è stato un millesimo da record quanto a calore, ore di irraggiamento solare, carenza di precipitazioni. Si sono verificate condizioni di bel tempo e si sono registrate temperature alte in tutta Italia. I v. sono risultati di grande potenza alcolica.
Anno 2001: la fioritura è stata tardiva per il protrarsi dell'inverno; l'estate molto calda ma breve. Ottima è risultata la ricchezza in glicerina delle uve. I v. piemontesi sono stati di gran rango.
Anno 2002: l'annata non è stata facile viste le abbondanti precipitazioni che si sono verificate durante il periodo della vendemmia. Bene le varietà bianche precoci; di scarsa colorazione e longevità potenziale i rossi.
Anno 2003: è stata l'annata più calda da 100 anni a questa parte. Si sono ottenuti v. ultraconcentrati e potenti con titolazioni alcoliche e glicerinose da primato. Qualche problema si è invece avuto sui profumi dei bianchi di non eccezionale fragranza aromatica dovuta alla scarsa escursione termica giorno-notte.
Anno 2004: l'inizio della primavera-estate è apparso eccellente. L'annata si è presentata fresca e con piogge a 'macchia di leopardo' durante la vendemmia. Ottimo millesimo per il Sud Italia.
Anno 2005: la primavera è stata fresca e tardiva. Caldo in giugno. Precipitazioni piovose si sono verificate nei mesi di agosto e settembre. Ottimi sono stati i vini in una fra le più piovose annate degli ultimi 20 anni: frutto del progresso tecnico e tecnologico sia viticolo, sia enologico che ha caratterizzato l'ultimo quinquennio del comparto.
Anno 2006: il decorso climatico invernale è stato piuttosto lungo, freddo e piovoso. Il ciclo vegetativo si è avviato ovunque registrando qualche ritardo. Buone le condizioni meteorologiche in fioritura e allegagione, con brezze diffuse tali da favorire l'impollinazione. Estate non particolarmente calda, eccezion fatta per la terza settimana di giugno e il passaggio fra agosto e settembre. Alta l'escursione termica giorno-notte, ciò a netto vantaggio della sintesi e dell'accumulo di profumi nei frutti. Impennata degli zuccheri prevendemmiale specie al Meridione. Piogge diffuse nella seconda metà di settembre, quindi un fine mese e un ottobre di sole spettacolare e diffuso. Si è avuto un autunno fra i più miti e soleggiati degli ultimi anni. Le varietà tardive hanno rilevato indici di maturità, concentrazione fenolica e ricchezza di tinta eccezionali.