Scrittore e uomo politico (Bologna 1595 - ivi 1654). Arruolatosi nell'esercito spagnolo, combatté nelle Fiandre e in Piemonte, partecipando all'assedio di Verrua; fu più tardi alla corte di Filippo IV e, grazie alla protezione di G. Olivares, fu membro del Consiglio di stato, ambasciatore a Londra (1640), consultore del cardinale Ferdinando, governatore dei Paesi Bassi, e dal 1643 storiografo del regno. Ritornato a Bologna, fu senatore e gonfaloniere. Notevole storico e moralista, assai attento allo stile conciso ed epigrammatico, è da considerare uno dei maggiori "senechisti" del Seicento. Scrisse tra l'altro i Discorsi sopra Cornelio Tacito (1622), Il ritratto del privato politico cristiano, estratto dall'originale di alcune azioni del conte duca di S. Lucar (1635), biografie moralizzate di personaggi storici (Romolo, 1629; David perseguitato, 1634; Tarquinio il Superbo, 1634; Coriolano e Alcibiade, 1648) e opere di storia contemporanea (Successi principali della monarchia di Spagna nell'anno 1639, 1641, e Introduzione al racconto dei principali successi accaduti sotto il comando del potentissimo re Filippo IV, 1651, la prima già pubblicata nel 1640 in lingua spagnola).