Scrittore ceco (Biskoupky, Moravia, 1900 - Praga 1958). È il più notevole rappresentante del gruppo dei «poetisti», che ha avuto il merito di portare nella letteratura ceca, tradizionalmente gravata di contenutismo, un'ondata di poesia cosiddetta pura.
Tra i fondatori del gruppo d'avanguardia Devětsil («Il farfaraccio», 1922), espresse sin dalle prime opere (tra cui il poemetto Podivuhodný kouzelník «Il mago meraviglioso», 1922, e l'atto unico Depeše na kolečkách «Il dispaccio a rotelle», 1922) quella poetica del prodigioso e della metamorfosi che sfocerà nella poesia-manifesto del poetismo, Papoušek na motocyklu («Il pappagallo in motocicletta», 1924), e nella raccolta Pantomima (1924). I poemetti Akrobat («L'acrobata», 1927), Edison (1928) e Signál času («Il segnale del tempo», 1931) evocano invece cupe atmosfere notturne, riprese nelle successive opere teatrali (Strach «La paura», 1930), con l'eccezione della gioiosa commedia Milenci z kiosku («Gli amanti del chiosco», 1932). Dopo la nascita del gruppo surrealista ceco (1934) N. compose alcune delle sue opere migliori, con i versi di Žena v množném čísle («La donna al plurale», 1936), Praha s prsty deště («Praga dalle dita di pioggia», 1936), Absolutní hrobař («Il becchino assoluto», 1937) e Matka naděje «Madre di speranza», 1938), e con la prosa liricheggiante di Neviditelná Moskva («Mosca invisibile», 1935), Ulice Gît-le-Coeur («Rue Gît-le-Coeur», 1936) e Pražský chodec («Il passante di Praga», 1938); da ricordare anche i romanzi Řetěz štěstí («La catena della felicità», 1936) e Valérie a týden divů (1945; trad. it. Valeria e la settimana delle meraviglie, 1982). In seguito si volse alla poesia civile e politica, con esiti meno felici (Stalin, 1949; Zpěv míru «Il canto della pace», 1950).