Cronista sassone (n. 925 circa), dal 940 al monastero di Corvey. Il suo nome è legato ai Rerum gestarum Saxonicarum libri tres (957-958), in cui sono narrate le vicende dell'età di Enrico I e di Ottone I. Successivamente V. rielaborò la sua opera, portandola fino al 973, anno della morte di Ottone. L'opera, scritta in un latino che riprende talora espressioni di Sallustio e di Livio, è fonte storica notevole, anche se limitatamente all'ambiente sassone.