Branca, Vittore
, Filologo (nato a Savona nel 1913), professore di letteratura italiana nell'università di Catania dal 1950, di Padova dal 1953. Filologo e critico di notevole perizia, ha sempre mirato a illuminare le ricerche testuali ed erudite con ‛ letture ' di poesia, a giungere cioè alla comprensione dell'opera ricostruita non solo nei suoi elementi testuali, ma anche nelle sue componenti storiche intese nel senso più ampio, ambientata nel gusto, nella cultura, nella vita spirituale e sociale. Esemplari vanno considerati in particolare gli studi sul Boccaccio e quelli su Dante. A parte una curiosità riguardante la fortuna del poeta nel primo '300 (Un biadaiuolo lettore di D. nei primi decenni del '300, in " Rivista cult. classica e mediev. " VII [1965] 200-215), il B. ha svolto approfondite indagini sulla problematica e sulla tradizione di lingua, di stile e di cultura confluita nella prima opera dantesca (La " Vita Nuova ", in " Cultura e Scuola " IV [1965] 690-697; Poetica del rinnovamento e tradizione agiografica nella Vita Nuova, in Studi in onore di Italo Siciliano, Firenze 1966, 123-148), accertandovi la presenza operante della tradizione agiografico-francescana. Pure interessante la lettura del c. XVIII del Paradiso (Diligite Justitiam, in " Acta litteraria Academiae Scientiarum hungaricae " VIII [1966] 61-77), in cui si coglie il passaggio a un nuovo clima sentimentale e a un nuovo linguaggio, modulati l'uno e l'altro su un crescendo di estasi intellettuale e sensitiva.