Scrittore lettone (n. nel governatorato di Pietroburgo 1886 - m. Copenaghen 1960). Tra le sue opere, non aliene dall'influsso del modernismo letterario allora dominante in Russia, ricordiamo le raccolte di poesie (Zīmējum "Bozzetti", 1907; Bareljefi "Bassorilievi", 1909; Dvēseles ritmi "Ritmi", 1920), alcune commedie (Ziedu viesulī "Nell'ebbrezza dei fiori", 1921; Mēs viṇus gūstīsim "Noi le prenderemo", 1923) che arieggiano tipi molieriani e il romanzo Gaitniecības ceḷi ("Le fasi della vita dell'emigrazione", 1923).