VOLTURNO (XXXV, p. 584)
Durante la campagna d'Italia, nel corso della seconda Guerra mondiale, il fiume e la sua valle furono teatro di aspri combattimenti.
Già subito dopo l'armistizio fra l'Italia e gli Alleati (8 settembre 1943), il basso corso del fiume vide gli scontri fra le truppe italiane, a presidio della fascia costiera e i Tedeschi che tendevano al loro disarmoo. Occupate Capua e Cancello Arnone (9 settembre), i Tedeschi ne furono ricacciati dalla divisione "Pasubio", ma ben presto divennero arbitri della situazione eliminando ogni resistenza (11 settembre). Dopo lo sbarco anglo-americano a Salerno, la valle divenne teatro di scontri fra le truppe alleate (armate 5a e 8a) e le retroguardie della 10a armata tedesca, che opposero successive resistenze ritardatrici tendenti a guadagnare tempo per organizzare la difesa e presidiare la linea Gustav (Garigliano-Sangro). Occupate Napoli (5a armata) e Foggia (8a armata), il 10 ottobre 1943 le forze alleate avanzarono lentamente verso il Voltumo a causa delle numerose interruzioni stradali; la notte sul 13 ottobre il II e VI corpo della 5a armata forzarono i passaggi del fiume e i Tedeschi, dopo avere interrotto i ponti, si ritirarono verso il Garigliano, sempre inseguiti. Più lenta fu invece l'avanzata dell'8a armata a causa del maltempo e delle difficoltà di terreno: l'8 novembre il XIII corpo britannico raggiunse Isernia e da tale località irradiò i suoi reparti che ben presto si attestarono al fiume e lo oltrepassarono; scarse erano state anche le resistenze opposte dai Tedeschi sull'altopiano del Matese.