Figlio (m. Bobbio 835 o 836) di Bernardo, nipote di Carlo Martello, fratello di s. Adalardo. Consigliere di Carlomagno, esplicò notevole attività, insieme con Agobardo di Lione, soprattutto durante il regno di Ludovico il Pio: la sua opera non fu probabilmente estranea alla stessa Ordinatio imperii dell'817, con la quale Ludovico regolò la successione tra i suoi figli. Benedettino a Corbie nell'816, abate di quest'abbazia nell'822, accompagnò Lotario a Roma, assistendo alla sua incoronazione (apr. 823), e riuscì a imporre alla morte di papa Pasquale I (febbr. 824) l'elezione di Eugenio II. Venuto poi in conflitto con la seconda moglie di Ludovico, Giuditta, non riuscì a evitare che nell'829 fosse assicurato un regno al figlio di lei, Carlo il Calvo. Anima della rivolta dei tre figli di primo letto contro Ludovico e l'imperatrice, riuscì a guadagnare alla causa di quelli il papa Gregorio IV. Morì esule a Bobbio.