SIMONS, Walter
Giurista e uomo politico tedesco, nato a Elberfeld il 24 settembre 1861. Entrato nell'amministrazione giudiziaria, e passato nel 1905 alla sezione giuridica del Ministero degli esteri, rappresentò la Germania alle conferenze internazionali dell'Aia (1910-12) e di Cristiania (1914). Durante la guerra mondiale, partecipò alla redazione dei trattati d'alleanza con la Turchia e a quello con la Russia. Nell'ottobre del 1918, in vista delle prossime trattative di pace, Max del Baden lo volle suo direttore di cancelleria. Rimase a quel posto anche col nuovo governo rivoluzionario. Tornato al Ministero degli esteri (dicembre 1918) fece parte della delegazione tedesca a Versailles. Dimessosi al momento della firma del trattato di pace, assunse la direzione della Federazione degli industriali tedeschi. Il 25 giugno 1920 entrò, come ministro tecnico degli Esteri, nel gabinetto Fehrenbach, partecipando alle conferenze di Spa (luglio 1920) e di Londra (marzo 1921). A Londra accettò le richieste militari degli Alleati, ma resistette alle richieste relative alle riparazioni. Si dimise, con tutto il gabinetto. Nel gennaio del 1922 condusse le trattative con la Polonia per l'Alta Slesia. La sua qualità di giurista tecnico rimasto al difuori e al disopra dei partiti, gli procurò nel luglio del 1922 la nomina a presidente del tribunale del Reich a Lipsia, cioè della Corte suprema competente ìn materia costituzionale. In tale qualità fu incaricato (legge 10 marzo 1925) di reggere la presidenza del Reich, vacante per la morte di Ebert. Trasmise i suoi poteri a Hindenburg (maggio 1925). Si dimise il 2a dicembre 1928 in seguito a un conflitto col governo.