Washington
Il monumento al potere federale statunitense
Capitale federale degli Stati Uniti, Washington è la città in cui hanno sede gli organi del potere federale del grande paese. Non è quindi soltanto una grande città con abitanti e attività, ma è anche e soprattutto l’immagine e il simbolo di quel potere: una rappresentazione, realizzata con edifici e strade, della storia e della grandezza degli Stati Uniti
Nel 1790 il Congresso degli Stati Uniti aveva deciso che la capitale del nuovo Stato fosse una città del tutto nuova: un posto senza storia precedente che diventasse il centro della storia futura. Tra i motivi che spinsero a questa decisione vi fu l’intenzione di mostrare, proprio tramite la costruzione di una città capitale, la novità dell’esperienza politica degli Stati Uniti – colonie che si erano liberate e unite insieme per raggiungere obiettivi di prosperità e giustizia per tutti i cittadini –, ma anche la preoccupazione di non accendere rivalità fra le città già esistenti (come Boston o Filadelfia) che avrebbero potuto cercare di imporsi come capitali; per questa stessa seconda ragione, anche l’area su cui sarebbe sorta la capitale non doveva far parte di nessuno degli Stati, in modo che nessuno di essi potesse controllare la capitale. L’area, scelta da Thomas Jefferson e George Washington, si trovava lungo il fiume Potomac, al confine tra Virginia e Maryland: nel 1790 i due Stati cedettero ciascuno una porzione di territorio e fu creato il Distretto Federale di Columbia. Il progetto fu affidato a un architetto di origine francese, Pierre-Charles L’Enfant, ufficiale dell’esercito americano, che sviluppò un piano dai forti contenuti simbolici.
Nel disegno della città, grandi viali a raggiera, con i nomi dei 15 Stati allora riuniti, simboleggiavano la convergenza degli Stati verso un obiettivo comune, affidato al potere federale. Questo schema stellare, con grandi prospettive di tradizione barocca e ricco di parchi, nel corso dell’Ottocento fu attuato solamente in parte, ma venne ripreso nel 1902 e portato a termine. Nell’anno 1800 la capitale venne inaugurata. Tutti gli avvenimenti dei suoi duecento anni di vita hanno lasciato la propria testimonianza nel tessuto urbano: edifici funzionali, monumenti eretti alla memoria di grandi presidenti, musei, biblioteche, viali di parata. La città è, nel suo insieme, il memoriale della storia degli Stati Uniti.
Washington è però anche una grande città, quasi tutta terziaria: terziario superiore (ministeri, ambasciate, agenzie stampa, uffici, studi, laboratori, centri di ricerca) e terziario inferiore (custodia e manutenzione delle sedi amministrative, dei monumenti, dei parchi: è per questo che per il 70% la popolazione è nera e di origine ispanica). L’attrazione che Wash;ington esercita è tra le più forti nel paese. Attualmente ha 572.000 abitanti, che diventano 7.736.000 nell’agglomerato urbano, esteso fino alla città di Baltimora. La pressione demografica ha portato alla formazione di due settori: città politica e zone residenziali. Il centro di Washington è la collina del Campidoglio, sede del Congresso, quasi tutta occupata da edifici amministrativi delle due Camere. Ai suoi piedi, l’edificio della Corte suprema; accanto, la Biblioteca del Congresso, la più grande biblioteca del mondo. Il Campidoglio è situato al vertice di una grande V, al cui centro si apre il Mall, grande spianata rettilinea e alberata. Lungo l’asse del Mall sorge il monumento a Washington, un obelisco alto 150 m da cui si ha una completa panoramica della cit;tà. In fondo al Mall, sul Potomac, è il Lincoln memorial, in forma di tempio dorico: le sue 36 colonne rappresentano i 36 Stati di cui era costituita l’Unione nell’anno dell’assassinio di Lincoln. Al di là del fiume, il cimitero degli eroi nazionali, la tomba del milite ignoto, le tombe di Robert e John Kennedy. Più a sud, la riva destra del fiume è dominata dal Pentagono. Il braccio settentrionale della grande V, la Pennsylvania avenue, congiunge il Campidoglio con la Casa Bianca (1792), residenza del presidente. A metà tra i due edifici, la sede dell’fbi. Washington è visitata da un flusso costante di cittadini statunitensi, compresi i più recenti immigrati, che cercano, e vi trovano, una conferma al loro sentimento di appartenenza: la capitale rivolge infatti ai visitatori un discorso edificante imperniato sulle virtù civiche.