Architetto tedesco (Berlino 1889 - ivi 1972); lavorò in collaborazione con il fratello Hans (Berlino 1890 - Bad Wiessee, Baviera, 1954). Formatosi nel clima dell'avanguardia espressionista berlinese, aderì con il fratello all'Arbeitsrat für Kunst (1918), alla Novembergruppe, alla Gläserne Kette di B. Taut, ed elaborò progetti utopistici che esaltano le qualità, anche simboliche, dei nuovi materiali, specialmente del vetro. Dal 1924, in collaborazione con A. Anker, i L. volsero la ricerca soprattutto su modelli per l'edilizia residenziale, sull'analisi del problema dell'alloggio minimo e sullo studio d'interventi a scala urbana (Siedlung sperimentale in Schorlemer Allee, Berlino, 1925-27; case unifamiliari a Berlino-Rupenhorn, 1928; progetto per la ricostruzione dell'Alexanderplatz a Berlino, 1929). Dopo un forzato isolamento nel periodo nazista, i L. ripresero la loro attività, esemplare espressione dell'international style del dopoguerra: padiglione della città di Berlino per la mostra Constructa a Hannover (1951); case in linea per l'Interbau di Berlino (Hansaviertel, 1957); Palazzo Municipale a Brema (1961-66); Istituti di fisiologia vegetale (1962-70) e medicina veterinaria (1963-68) della Freie Universität di Berlino. Tra gli scritti ricordiamo: Zur neuen Wohnform (1930, in collab. con A. Anker) e Lichtarchitektur (1956, in collab. con W. W. Köhler).