Romanziere e critico spagnolo (La Coruña 1885 - Madrid 1964). Cominciò l'attività come giornalista, fu redattore di Tierra gallega e dell'ABC; su quest'ultimo pubblicò le famose Acotaciones de un oyente (1916-1918), cronache di carattere politico. Nella sua opera di romanziere, contraddistinta da una costante ironia, è evidente un'evoluzione dal realismo delle prime opere (La tristeza de la paz, 1910; La procesión de los días, 1914; Volvoreta, 1917; Ha entrado un ladrón, 1922) verso un romanzo di critica sociale e politica (El secreto de Barba Azul, 1923; Las siete columnas, 1926; El malvado Carabel, 1931; Las aventuras del caballero Rogelio de Amaral, 1933). Il tema della guerra e della rivoluzione è trattato in Los que no fuimos a la guerra (1930) e Una isla en el Mar Rojo (1939), mentre El bosque animado (1943) si ambienta in Galizia. Da ricordare la sua produzione di romanzi brevi, tra cui: La familia Gómar (1915), Huella de Luz (1924), Fantasmas (1930).