WETZLAR
(Wiftlaria nei docc. medievali)
Città della Germania centrale, nella regione dell'Assia, sul corso del fiume Lahn.Il centro urbano medievale di W. si sviluppò come insediamento commerciale e artigianale connesso al mercato sorto nel sec. 12° presso una più antica chiesa; quest'ultima, consacrata nell'897 per volere del conte Gebhard, della stirpe dei Corradini, fu eretta in collegiata (Mariastift) intorno al Mille.Attestata dal 1142 come Wiftlaria (Hahn, 1984), senza tuttavia la qualifica di città, W. fu elevata al rango di città imperiale intorno al 1180 da Federico Barbarossa, che pose il mercato sotto la sua protezione e fondò la rocca di Kalsmunt, dove divenne immediatamente operativa una zecca. Negli stessi anni W. si dotò di una cinta muraria urbana - presto ampliata a contenere i nuovi sobborghi di Langgasse e Neustadt e quindi di Silhofen - e di un sistema di difesa a protezione del contado; parte di queste strutture sono ancora conservate. Alla stessa epoca si data infine l'avvio della ricostruzione della chiesa di St. Maria.Partecipe della prima lega renana (1256) e della lega del Wetterau, alla metà del sec. 13° W. conobbe una notevole fioritura monumentale, con il nuovo ampliamento della collegiata (a partire dal 1235), la costruzione delle cappelle dedicate rispettivamente a s. Walpurga (1252) e a s. Michele (1292), l'insediamento dell'Ordine teutonico (1257; Deutschordenshaus e cappella dedicata a s. Elisabetta) e dei Francescani, negli anni ottanta dello stesso secolo. Favorita con ulteriori privilegi da Ludovico il Bavaro e Carlo IV, alla metà del Trecento W. aveva raggiunto una posizione giuridica analoga a quella di Francoforte, ma gli sforzi tesi a impedire il sorgere di una signoria territoriale contermine che ne precludesse le vie commerciali, uniti a una serie di calamità (incendio del 1334, peste del 1349), determinarono il gravissimo indebitamento di W., conclusosi con la bancarotta e il bando (1391) che segnarono il definitivo declino della città.L'edificio più significativo di W. è la chiesa di St. Maria (duomo), edificata a partire dal 1235 sull'edificio romanico, di cui sussiste il Westbau, inglobato dall'incompiuto atrio gotico, a sua volta preceduto da due fasi rivelate dalle indagini archeologiche e corrispondenti alla prima fondazione - a navata unica triabsidata, simile nell'impianto cruciforme alla basilica di Eginardo a Steinbach e al modello di questa, l'abbaziale di Inden, per la presenza delle lesene absidali - e all'ampliamento del transetto, modificato sul modello del duomo di Spira, in coincidenza con la trasformazione in collegiata (Sebald, 1989).Intorno al 1170-1180, l'edificio lasciò il posto a una struttura notevolmente più ampia, con copertura piatta, a tre navate scandite da pilastri rettangolari, derivante da modelli altorenani: il coro rettangolare preceduto da un transetto e affiancato da pastophória dipende dalla terminazione orientale del duomo di Worms; di poco successivo, il Westbau riprende l'impianto del St. Kastor di Coblenza, ad atrio fiancheggiato da due torri. Di queste ultime fu eretta solo quella settentrionale, a cinque piani scanditi da lesene e archetti pensili, sormontata da un cupolino ottagonale circondato da timpani, riprendente motivi orientali adottati nella Paulskirche di Worms, che fornì il modello anche per il portale centrale a bifora entro un'ampia arcata.La ricostruzione in forme gotiche, con una pluralità di riferimenti stilistici, connessa al contrasto tra Capitolo e città, si protrasse per tutto il sec. 14° e rimase incompiuta per la sopravvenuta crisi della municipalità; il modello della Elisabethkirche di Marburgo, determinante per l'impianto 'a sala' e per il coro - dove i partiti decorativi mostrano influssi dal duomo di Limburg an der Lahn (1235-1250) -, fu sostituito da quello del duomo di Colonia (navata e transetto nord); a maestranze di Paderborn spettano invece transetto e navata sud, con il portale, le cui sculture rivelano influssi da Magonza e Bamberga.Il Westbau fu avviato nel 1336, sul modello di Marburgo, da Tyle von Franckenberg, formatosi presso maestranze parleriane a Norimberga e autore dei portali centrale e meridionale e del Lettner, distrutto. Mentre la costruzione della torre settentrionale si interruppe al livello del portale, la torre meridionale fu edificata fino alla balaustra entro il 1486. La chiesa conserva resti di affreschi del sec. 13°-14° e una pietà lignea del 14°, di scuola locale o mediorenana.La rocca di Kalsmunt, ora in rovina, mostra un'apparecchiatura muraria dai caratteri difformi rispetto agli usi costruttivi locali e invece assimilabili ad altri edifici di epoca sveva, che permettono di ricondurne la costruzione a maestranze imperiali.
Bibl.: G. Dehio, E. Gall, Handbuch der deutschen Kunstdenkmäler, II, Hessen, a cura di M. Backes, München-Berlin 1966, pp. 845-854; H.J. Kunst, Der Dom zu Wetzlar (Grosse Baudenkmäler, 284), München-Berlin 1975; A. Schoenwerk, Geschichte von Stadt und Kreis Wetzlar, Wetzlar 1975; G. Kiesow, Romanik in Hessen, Stuttgart 1984, pp. 91, 265-266; H. Hahn, Untersuchungen zur Geschichte der Reichstadt Wetzlar in Mittelalter, Darmastadt 1984; E. Sebald, Der Dom zu Wetzlar (Die Blauen Bücher), Königstein 1989.M. Ibsen