HUGHES, William Morris
Uomo politico australiano, nato nel Galles, da una famiglia di minatori, il 25 settembre 1864, ed emigrato, a vent'anni, in Australia. Eletto al primo parlamento federale, divenne ministro degli Esteri, una prima volta, nel 1904 e assunse la presidenza del consiglio nel 1915. La legge sulla coscrizione provocò la sua espulsione dal Partito laburista, che ad essa era fieramente contrario. Ciò nonostante egli conservò la presidenza fino al 1923. Alla Conferenza per la pace di Parigi, il suo energico e talvolta esclusivo nazionalismo, australiano all'interno del Commonwealth e britannico nella politica internazionale, lo mise in conflitto con Lloyd George e con Wilson. Un suo atteggiamento critico nei confronti della Società delle nazioni che considerava inefficiente, emerse a proposito del conflitto cino-giapponese, durante la 13ª Assemblea in cui egli rappresentava l'Australia, e causò, più tardi, nel 1935, durante il conflitto italo-etiopico, il suo allontanamento dal gabinetto Lyons, in cui era entrato nel 1934 come ministro della Salute pubblica e in cui, tuttavia, nel 1937 riebbe il Ministero degli esteri. Nel 1939 divenne Procuratore generale dello stato e ministro dell'Industria nel gabinetto Menzies. Fu poi ministro della Marina fino all'avvento del governo laborista di Curtin, nel 1941; si ritirò quindi dalla vita pubblica per la tarda età.