Paley, William
Pensatore inglese (Peterborough, Cambridgeshire, 1743 - Lincoln 1805). Dopo vari anni trascorsi al Christ’s College di Cambridge, entrò nella carriera ecclesiastica, divenendo canonico di St. Paul a Londra e arcidiacono di Carlisle. In campo teologico, i suoi scritti più notevoli sono View of the evidences of christianity (1794) e Natural theology, or evidences of the existence and attributes of the Deity collected from the appearances of nature (1802; trad. it. Teologia naturale o sia prove della esistenza e degli attributi della divinità ricavate dalle apparenze della natura), mentre un interessante saggio di analisi neotestamentaria, orientata in senso apologetico, è costituito dalle Horae paulinae (1790), che mirano a dimostrare la veridicità della tradizione concernente Paolo di Tarso tramite un confronto fra le lettere e gli Atti degli Apostoli. Ma il suo libro più noto è The principles of moral and political philosophy (1785), che, adottato come testo nell’univ. di Cambridge, ebbe moltissime edizioni e fu tradotto in tedesco nel 1788 da Garve. P. si colloca tra i moralisti inglesi del Settecento, a cui si ricollega nel generale orientamento eudemonistico e nella giustificazione religiosa di questo stesso eudemonismo, fatto dipendere dalla determinazione divina dell’umano benessere.