WTO
Sigla di World trade organization («Organizzazione mondiale del commercio»). Organizzazione internazionale, con sede a Ginevra, erede del GATT, istituita dagli accordi conclusivi dell’Uruguay round, entrati in vigore il 1° genn. 1995. La sua struttura prevede una Conferenza ministeriale, un Consiglio generale e tre organi finalizzati a gestire gli accordi relativi ai campi principali di intervento dell’organizzazione: il Consiglio per gli scambi di merci, il Consiglio per gli scambi di servizi e il Consiglio per gli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale. La Conferenza ministeriale si riunisce almeno una volta ogni due anni. Finora si è riunita sei volte (Singapore, 1996; Ginevra, 1998; Seattle, 1999; Doha, 2001; Cancún, 2003 e Hong Kong, 2005). La creazione della WTO mira a fornire agli Stati membri un quadro istituzionale comune per la gestione delle relazioni commerciali internazionali e un foro per i negoziati commerciali multilaterali. Le sue funzioni essenziali consistono nell’amministrare l’attuazione degli accordi siglati, gestire le procedure per la soluzione delle controversie tra gli Stati membri e il riesame delle politiche commerciali nazionali. A queste materie si aggiungono tematiche di natura più generale, quali il rapporto tra commercio, ambiente e sviluppo, le politiche di investimenti e quelle di concorrenza. L’organizzazione, che è giunta a contare 153 Stati membri nel 2008, si è andata affermando come una realtà di grande rilievo sulla scena internazionale. L’ampia portata delle materie di sua competenza e il carattere vincolante degli obblighi posti dagli accordi da essa gestiti l’hanno resa l’ente di governo della globalizzazione del commercio.