YEZO (A. T., 101-102)
Grande isola del Giappone settentrionale. Superficie: 77.993 kmq., ai quali vanno aggiunti altri 418 kmq. delle 13 isole che le fanno corona. L'isola fu occupata per la prima volta dai Giapponesi nel 669 d. C., durante la spedizione di Abeno-Hirafu contro gli aborigeni Ainu. Più tardi, nel 1442, Matsumae Nobuhiro vi si stabilì e i suoi discendenti ne iniziarono la colonizzazione. Dopo la caduta del feudalismo (1869), il nome di Yezo venne cambiato in quello di Hokkaidō, ora comunemente usato in sua vece. L'isola ha la forma di una losanga, l'ossatura centrale della quale forma un fascio montagnoso elevato di rocce antiche (graniti, scisti del Precambrico e del Paleozoico) che la traversa dal C. Erimo al C. Sōya e comprende i Monti Hidaka, nella metà meridionale, i Monti Kitami, in quella settentrionale. La parte centrale è ricca di vulcani, fra cui il Nutapkaushbe (in giapponese Asahi-dake, 2345 m.), la vetta più alta dell'isola, il Tokachi-dake (2077 m.), tristemente celebre per la sua eruzione del 1926. Ad oriente della dorsale s'estende un vasto territorio terrazzato, formato da rocce terziarie, sul quale s'erge la catena vulcanica di Chishima, con i vulcani Oakan (1514 m.) e Meakan (1617 m.), i più importanti, e i pittoreschi laghi craterici di Kutcharo e di Akan. Il fiume Tokachi (196 km.) percorre questa regione e va a sfociare nel Pacifico. Ad occidente della dorsale, la catena dei Monti Yūbari è costituita da formazioni del Mesozoico e del Cenozoico, con ricche miniere di carbone, specie nella porzione occidentale. A nord, la catena degrada in una zona collinosa, traversata dal fiume Teshio (306 km.) e perciò detta dei Monti Teshio, in cui si trovano le fertili conche di Asahigawa e di Nayoro. A sud-ovest di questa zona s'estende la pianura di Ishikari, irrigata dal fiume omonimo, il più lungo dell'isola (365 km.). A occidente questa ubertosa depressione è chiusa dalla regione montuosa e vulcanica di Iburi, famosa per lo splendido cono del Makkari-nupuri (1893 m.) e per quelli dei vulcani attivi Tarumai, Usu, e Koma-ga-dake, oltre che per i caratteristici laghi craterici di Shikotsu (superficie 77,6 kmq.; profondità 363 m.), di Tōya (sup. 62,05 kmq.; profondità 183 m.) e di Kuttaraush. Le coste dell'isola sono quasi ovunque terrazzate. Qua e là pianure costiere, generalmente limitate, e lagune si estendono ai piedi di queste terrazze. Le maggiori lagune sono quelle di Saroma e di Notoro.
Il clima dunque, per l'influenza della latitudine e delle correnti fredde che lambiscono le coste E. dell'isola, è, nell'insieme, freddo, con brevi estati e lunghi inverni. Ad Asahigawa, nel gennaio 1902, fu osservato un minimo eccezionale di −41°. Le precipitazioni sono scarse, se confrontate col resto del Giappone, e le nevi abbondano più nella parte occidentale che al sud. Al principio dell'estate, per i venti caldi e umidi provenienti dall'oceano, densi nebbioni coprono le coste orientali e rendono difficile la navigazione, non meno che i ghiacci al nord durante l'inverno.
La popolazione di Yezo, secondo il censimento del 1° ottobre 1935, è di 3.068.283 ab., di cui 1.593.819 uomini, il resto donne. Fra questi sono gli Ainu autoctoni, concentrati soprattutto nei distretti di Hidaka e di Iburi e in continua diminuzione. Nel 1822, infatti, essi erano 23.722 individui, divenuti 17.280 nel 1893 e 15.378 nel 1923. Alla popolazione suddetta corrisponde una densità di 39,1 ab. per kmq., ma gl'isolani sono molto inegualmente distribuiti. Per circa il 25% sono concentrati nelle città e per oltre il 35% in centri con più di 10.000 ab.
Le risorse di Yezo sono abbondanti e ancora solo in parte sfruttate, ma in via di esserlo sempre di più, grazie soprattutto alla immigrazione di coloni dalle altre parti del Giappone, promossa con ogni mezzo dal governo.
Per quanto riguarda l'agricoltura, ricordiamo il riso, che domina ovunque, meno che nella provincia di Nemuro, ed è seguito, per importanza, dal frumento, dall'avena, dal miglio, dal lino, dai legumi. La canna da zucchero è coltivata nelle regioni di Tokachi e di Kitami. L'allevamento del cavallo è praticato lungo le coste del Pacifico. Le foreste dànno pregiate qualità di abeti, di querce, di faggi, di lecci e le conifere, abbondantissime, alimentano l'industria, assai florida, della polpa da carta. La pesca, risorsa tradizionale delle popolazioni costiere, dà in enorme abbondanza il merluzzo, l'aringa, il salmone, la trota, la seppia. Gamberi e molluschi mangerecci sono allevati ed esportati in copia, né vanno dimenticate le alghe commestibili, di cui si fa pure largo commercio. Fra le ricchezze del sottosuolo il carbone è al primo posto per importanza. Le principali miniere si trovano a Yūbari, a Bibai, a Sunagawa, a Yubetsu. Oro e argento si estraggono a Konomae e a Todoroki, il ferro ad Abuta. I minerali di ferro dell'isola, e anche quelli importati dalla Cina e dalla Corea, vengono lavorati negli altiforni di Muroran. Pozzi di petrolio sono in attività nel nord-ovest della regione di Ishikari. Minore importanza ha la produzione del rame, del platino e del manganese. Per lo zolfo, invece, Yezo è alla testa della produzione giapponese, con le ricche miniere di Horobetsu, di Okujiri, di Iwaonupuri e di Kobui.
La presenza del carbone e di altre materie prime nell'isola ha dato forte impulso alle industrie. Fabbriche di birra si trovano a Sapporo, distillerie di alcool ad Asahigawa, cartiere famose in tutto l'impero a Tomakomai, polpa da carta si fabbrica a Otaru, a Kushiro, a Sapporo; fiammiferi ad Abashiri, ad Asahigawa e a Kushiro, mentre a Muroran è accentrata l'industria metallurgica e meccanica.
I centri maggiori sono (in parentesi la popolazione al 1° ottobre 1935): Sapporo (196.539 ab.), capoluogo; Hakodate (207.488 ab.), importante mercato e porto per il commercio dei prodotti della pesca; Otaru (153.587 ab.), porto d'esportazione per il carbone, i legnami e i cereali; Muroran (65.095 ab.), per il carbone; Kushiro (56.170 ab.), per i legnami, e Asahigawa (91.019 ab.), nodo ferroviario e centro industriale di prim'ordine. Per le comunicazioni, la principale linea ferroviaria va da Hakodate a Nemuro, traversando tutta l'isola e passando per Sapporo e Asahigawa, dove si stacca una diramazione che giunge a Wakkanai, all'estremità nord. Nel 1931-1932 l'isola possedeva 2996 km. di linee, con 4180 km. di binarî; ma sono in corso di costruzione altri 134 km. di linee e altri 132,6 km. saranno aperti al traffico fra breve. Per le radioaudizioni Sapporo ha una stazione trasmittente di 10 kW.
Amministrativamente, Yezo non è divisa in ken, come il resto del Giappone, ma costituisce una unità a sé, sotto un procuratore, che risiede a Sapporo e che dipende direttamente dal Ministero dell'interno. Le sue funzioni sono sostanzialmente quelle di un governatore di provincia, ma egli ha anche attribuzioni particolari, quali, ad es., la protezione delle popolazioni indigene (Ainu), l'incremento della colonizzazione dell'isola, l'amministrazione delle foreste, ecc. L'organismo di cui egli è a capo comprende cinque sezioni: affari interni, educazione, lavori pubblici, colonizzazione e polizia.