ZAGAROLO (A. T., 24-z5-26 bis)
Paese del Lazio centrale, che sorge a breve distanza dalla soglia prenestina (soglia a nord dei Colli Albani, fra il bacino del Tevere e la valle del Sacco), a 305 m. s. m. Occupa un dosso di tufo vulcanico lungo e strettissimo, diretto all'incirca da NO. a SE., fra il vallone Formale a est e la valle Servicola a ovest, entrambi assai incassati, sicché l'abitato appare come un massiccio bastione peninsulare serrato fra due ripide pareti. Sul dosso vi è infatti il posto per una sola lunga strada che al centro si allarga nella Piazza dell'Indipendenza, a nord si continua nel Borgo S. Martino, la parte più vecchia del paese, a sud nel Borgo S. Maria: di qui entra la strada proveniente dalle stazioni ferroviarie (ferrovia Roma-Cassino, dist. km. 3; ferrovia Roma-Fiuggi, dist. km. 1,5). Zagarolo aveva, nel 1931, 6364 ab., dei quali 4706 raccolti nel centro principale (più di 1000 sparsi nel territorio comunale: 52,4 kmq.), intensamente coltivato specialmente a vigneti. Nel comune è anche il centro di San Cesareo (572 ab.) alle falde dei Colli Albani, di origine recente.