Zongli yamen
Ufficio con competenza degli affari esteri della Cina imperiale sotto i Qing (1616-1912), il cui nome completo era Zongli geguo shiwu yamen («ufficio d’amministrazione generale degli affari esteri»). Dopo la Convenzione di Pechino (1860), nel 1861 il principe Gong (1833-98) sostituì il Lifanyuan («sovrintendenza per le dipendenze») con lo Z.y. con l’obiettivo di occuparsi delle relazioni con i Paesi stranieri e dei progetti di modernizzazione. L’ufficio era gestito da cinque funzionari (inizialmente tutti mancesi), sotto la sua direzione. Nella gerarchia statale dei Qing, esso rivestiva una posizione debole perché sottordinata a un altro ministero e perché era gestito da funzionari impegnati anche in altri uffici. Dopo la rivolta dei Boxers, nell’art. XII del protocollo dei Boxers (1901) fu sancita la sostituzione dello Z.y. con il ministero degli Esteri (Waiwabu) di rango più elevato rispetto agli altri sei consigli di governo.