accentoaccènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà [...] (detto più compiutamente a. grafico o segnaccento) che in determinati casi si colloca sopra una vocale, per indicare la sede dell’accento tonico, o sopra le vocali e ed o per distinguere la pronuncia aperta o chiusa (in questa funzione detto anche a ...
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secondario
secondàrio agg. [dal lat. secundarius, der. di secundus «secondo» (agg.)]. – 1. Che viene come secondo, in ordine di tempo e di luogo, e, per estens., d’importanza (si contrappone ora a primario [...] . di èra mesozoica. g. In linguistica, in una parola polisillabica che possiede già un accento su una determinata sillaba (accento principale), è detto accento s. l’accento che interessa un’altra sillaba, e che, senza raggiungere l’intensità dell ...
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apice
àpice s. m. [dal lat. apex apĭcis «punta»]. – 1. Culmine, cima, e sim.: a. della fiamma; più com. fig.: l’a. della fortuna, della felicità; essere all’a. della potenza, della gloria; raggiungere [...] indicanti le unità, le decine, le centinaia, e a sinistra in basso dei numeri indicanti le migliaia. b. Segno a forma di accento acuto che i lapicidi romani dall’età di Silla fino alla seconda metà del sec. 3° d. C. ponevano, talvolta, sulle vocali ...
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accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si [...] tutte le parole tronche; «qui» e «qua» non vengono di norma accentate; a. le «e» e le «o» aperte. b. Pronunciare facendo sentire l’accento tonico: a. bene, a. correttamente le parole. 2. a. Mettere sulla musica scritta le indicazioni piano, forte ...
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tonico
tònico agg. [dal gr. τονικός (con i sign. grammaticale e musicale), der. di τόνος «tensione, tono»] (pl. m. -ci). – 1. In musica, che riguarda il tono, che è a fondamento del tono: nota t., per [...] , anche d’intensità; vocale t., e per estens. sillaba t., la vocale o la sillaba che è sotto accento (contrapp. ad atono): v. accento. 3. a. Nel linguaggio medico, relativo al tono muscolare: riflessi t. di postura (v. postura). b. Usato come secondo ...
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acuto
(ant. aguto) agg. [lat. acūtus, part. pass. di acuĕre «acuire»]. – 1. a. Che termina in punta sottile, aguzzo: Con una spada lucida e aguta (Dante); d’acuti strali Ambe carche le mani (Caro); l’ombra [...] fec’io sì aguti, Con questa orazion picciola, al cammino, Che a pena poscia li avrei ritenuti (Dante). 3. In grammatica, accento a., segno grafico (´) che in italiano è adoperato per indicare il timbro chiuso delle vocali e e o toniche, come nelle ...
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contraccento
contraccènto s. m. [comp. di contro- e accento]. – Accento secondario di una parola, che cade su una sillaba non contigua a quella che porta l’accento principale, ed è inferiore a questo [...] per energia e intensità acustica (per es., in mezzaluna l’accento principale cade sulla u, quello secondario sulla e). Anche, il tono di una sillaba che si differenzia dal tono (o accento musicale) principale della parola. ...
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intensita
intensità s. f. [der. di intenso]. – 1. In senso assoluto, il fatto d’essere intenso: i. del pensiero, dello sguardo; l’i. del bruciore era insopportabile; nell’i. della contemplazione, aveva [...] essere molteplici, e in genere se ne distinguono tre: debole o lene, medio, e forte o intenso (v. le singole voci, e v. consonante). b. I. d’accento, la maggiore energia articolatoria e l’intensità acustica che ne risulta, nelle quali consiste l ...
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intensivo
agg. [dal lat. mediev. intensivus, der. di intendĕre, part. pass. intensus (v. intenso)]. – In genere, che conferisce o accresce intensità, o che ha carattere d’intensità, che è fatto cioè [...] in un aumento d’intensità dell’energia espiratoria e comporta come effetto un aumento d’intensità acustica (v. accento, n. 1 a); a differenza dell’accento musicale, esso investe tutta una sillaba e non soltanto la parte vocalica di questa. 5. In ...
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u, U
s. f. o m. (radd. sint.). – Ventesima lettera dell’alfabeto latino, che ha con la lettera V la stessa origine dall’alfabeto fenicio, e anche una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. [...] a due vocali sillabiche, caso possibile solo in grecismi ed esotismi (euanto, Massaua). La u è sempre vocale: quando porta l’accento tonico, quando è seguita da consonante, quando è finale di parola, per la regola assoluta enunciata più su; e inoltre ...
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Linguistica
L’a. è il rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto ad altre della stessa parola (a. di parola), della stessa frase (a. di frase o sintattico) o dello...
L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche o sintattico-prosodiche (funzione...