giustizia
giustìzia s. f. [dal lat. iustitia, der. di iustus «giusto»]. – 1. a. Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno [...] assegnato alla politica sociale ed economica da diversi indirizzi teorici e concreti, ma inteso variamente, ponendosi l’accento ora sull’equa partecipazione di tutti i cittadini alla ripartizione del prodotto nazionale, ora sulla libera esplicazione ...
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intoscanire
v. tr. [der. di toscano] (io intoscanisco, tu intoscanisci, ecc.). – Rendere conforme all’uso toscano: i. la lingua, il modo di parlare; i. la pronuncia, l’accento (raro d’altre cose). Come [...] intr. pron. o rifl., intoscanirsi, conformarsi all’uso, alla parlata toscana ...
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interrelazionarsi
v. intr. pron. Mettersi in relazione reciproca con altri. ◆ [Alessandro] Portelli, forte del suo duplice campo di competenza – immigrazione in Italia e migrazione dall’Italia verso [...] gli Stati Uniti – ha voluto porre l’accento sulla necessità di rompere la staticità dell’identità omologante. Il centro del suo ragionare, che travalica il luogo in cui si è nati o si vive, è fondato sull’urgenza di comprendere, anche partendo da noi ...
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squillare
v. intr. [der. di squilla1] (aus. avere). – 1. Produrre un suono acuto e vibrante, o alto e chiaro, riferito a campanelli e a trombe (il cui suono è appunto detto squillo), o anche a squille [...] sign. di annunciare, far sentire con gli squilli: la roca Tromba ne va per la città squillando De la battaglia il sanguinoso accento (Caro). 2. fig. a. Essere molto vivace, spiccare e fare un forte stacco, riferito a colori: gialli e rossi accesi che ...
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rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza [...] o franta, tra una parola e un gruppo di due parole (come, in Dante, pur lì - burli, in cui è diverso anche l’accento); r. ipermetra, tra una parola piana e una sdrucciola in cui la sillaba finale è elisa per sinafia o computata nel verso seguente ...
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semitonico
semitònico agg. [comp. di semi- e tonico] (pl. m. -ci). – In fonetica, di sillaba (e di vocale) che porta un accento secondario: per es. la 1a sillaba (e vocale) dell’ital. venticinque. ...
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scuotere
scuòtere (pop. o poet. scòtere) v. tr. [lat. tardo *exquŏtĕre, rifacimento del lat. excutĕre (comp. di ex- e quatĕre «scuotere»)] (io scuòto, ecc.; pass. rem. scòssi, scotésti, ecc.; part. pass. [...] scòsso; fuori d’accento le forme senza dittongo [scotiamo, scotésti, scotèndo, ecc.] si alternano con le forme dittongate [scuotiamo, ecc.], che oggi tendono a prevalere, contro la tradizionale norma del dittongo mobile). – 1. a. Agitare, muovere, ...
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prosodico
proṡòdico agg. (non com. proṡodìaco) [der. di prosodia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la prosodia: accento p. (in greco e in latino), regolato dalla quantità delle vocali; regole, norme p.; [...] licenza p., licenza poetica relativa alla prosodia; caratteri p. (v. prosodia). ◆ Avv. proṡodicaménte, sotto l’aspetto della prosodia, per quanto riguarda i caratteri prosodici: vocale, sillaba prosodicamente ...
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posa
pòsa s. f. [der. di posare]. – 1. Pausa, sosta, più o meno lunga, che interrompe la continuità di un’attività, e spec. di una fatica, di una condizione penosa e sim.; in questa accezione è quindi [...] sign. di appoggio, in senso fig., posa della voce, il particolare rafforzamento del tono sulle sillabe che portano l’accento. 3. a. Il permanere, per un certo periodo di tempo, pressoché immobile in un determinato atteggiamento del corpo per essere ...
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Linguistica
L’a. è il rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto ad altre della stessa parola (a. di parola), della stessa frase (a. di frase o sintattico) o dello...
L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche o sintattico-prosodiche (funzione...