alabastro
s. m. [dal lat. alabastrum, gr. ἀλάβαστρον]. – 1. Roccia sedimentaria a struttura fibrosa e fibroso-raggiata, compatta, traslucida, a zone concentriche spesso diversamente colorate (dal bianco [...] a tinte molto distaccate); vengono entrambi usati come pietre da decorazione e per piccoli oggetti ornamentali. 2. Vaso di alabastro di piccole dimensioni destinato a contenere unguenti e olî profumati: nell’arte fenicia e fino all’età ellenistica ...
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alabastrino
agg. [der. di alabastro]. – D’alabastro, che ha l’aspetto o la trasparenza dell’alabastro; fig., viso, mani a., della bianchezza dell’alabastro. ...
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trasparire
(ant. trasparére) v. intr. [retroformazione da trasparente] (coniug. come apparire; le forme trasparsi o trasparvi del pass. rem. sono rare, e il part. pass. è soltanto trasparito; aus. essere). [...] sottile o rado: la luce (o la fiamma, la lampada, ecc.) traspariva attraverso i vetri, attraverso la sottile lastra di alabastro, dalle tendine della finestra; per estens., riferito anche a corpi non luminosi: un vestito leggero, una camicetta da cui ...
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alabastroteca
alabastrotèca s. f. [comp. di alabastro e -teca]. – Cassetta con o senza coperchio dove nei tempi antichi si contenevano i vasetti detti alabastri. ...
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bianco1
bianco1 agg. [dal germ. blank] (pl. m. -chi). – 1. Nel linguaggio scient., si definisce bianca la sensazione visiva prodotta dalla luce solare o da luce a questa analoga, e la luce stessa, la [...] appunto bianco se illuminato con luce bianca). Il bianco si può presentare con varie sfumature: bianco calce, b. gesso, b. alabastro, b. latte, b. avorio, b. argento, ecc.; b. roseo, b. cilestrino, ecc.; in similitudini: b. come la neve, come il ...
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bianco2
bianco2 s. m. [uso sostantivato dell’agg.] (pl. -chi). – 1. a. Il colore bianco: un color bruno Che non è nero ancora e ’l bianco more (Dante); stampando loro in viso de’ bacioni, che ci lasciavano [...] , far dimenticare: ha dato di b. a di gran cose la peste! (Manzoni). B. santo, polvere di marmo bianco, o alabastro gessoso in polvere, usati come pigmenti. c. Bianco di balena, sostanza grassa del capo di alcuni cetacei, che con termine scient. è ...
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sarcofago
sarcòfago s. m. [dal lat. sarcophăgus, e questo dal gr. σαρκοϕάγος, propr. «che mangia, che consuma la carne, carnivoro» (comp. di σάρξ σαρκός «carne» e -ϕάγος «-fago»), in origine agg., riferito [...] cultura greca, punica, etrusca e romana, fino al periodo paleocristiano e bizantino: un s. greco, etrusco, romano; un s. di alabastro; un s. marmoreo; il s. policromo di Alessandro Magno, risalente al 4° sec. 2. Con l’originario sign. etimologico: a ...
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gesso
gèsso s. m. [lat. gypsum, dal gr. γύψος]. – 1. Minerale monoclino, solfato di calcio biidrato, limpido e incolore se puro, con struttura molto varia: a grandi cristalli con perfetta sfaldabilità [...] d’asino; fibrosa, a lucentezza madreperlacea nella varietà sericolite; o in masse granulari, lamellari, compatte, come nell’alabastro gessoso. È il più comune dei solfati naturali e può trovarsi in masse tali da costituire roccia, originatesi per ...
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Termine usato comunemente per indicare due differenti tipi di rocce sedimentarie, calcarea l’una e gessosa l’altra, le quali hanno in comune solo alcuni caratteri fisici e strutturali: translucidità, struttura fibrosa e fibroso-raggiata compatta,...
alabastro
. In senso proprio, in Pd XV 24 né si partì la gemma dal suo nastro, / ma per la lista radïal trascorse, / che parve foco dietro ad alabastro.