nodo
nòdo s. m. [dal lat. nōdus]. – 1. a. Intreccio di uno o più tratti di corda (o filo o nastro o altro elemento flessibile e relativamente sottile), consistente in un avvolgimento del tratto su sé [...] , punto comune a tre o più rami di una rete elettrica; la legge, o principio, dei n. afferma che la somma algebrica delle intensità di corrente concorrenti in un nodo è nulla. 8. In una rete informatica, ciascuno degli elaboratori (detti nodi di ...
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sostituire
sostitüire (ant. sustitüire) v. tr. [dal lat. substituĕre, propr. «mettere, porre sotto» (comp. di sub «sotto» e statuĕre «collocare»), con mutamento di coniug.] (io sostitüisco, tu sostitüisci, [...] ; ha cercato di sostituirsi ad altro candidato nell’esame scritto ed è stato denunciato. In chimica, operare una sostituzione. In algebra, scrivere un numero (o più in generale una lettera, o un’espressione letterale) al posto di una variabile in una ...
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sostituzione
sostituzióne (ant. sustituzióne) s. f. [dal lat. tardo substitutio -onis, der. di substituĕre «sostituire»]. – 1. L’azione, l’atto di sostituire; il fatto di sostituirsi o di essere sostituito: [...] un elemento con un altro: per es., una lettera con un numero in una espressione algebrica, o una variabile con una costante in una formula logica. b. In algebra, metodo di s., metodo per risolvere un sistema di più equazioni, che consiste nell ...
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grado1
grado1 s. m. [lat. gradus -us «passo, scalino», dallo stesso tema di gradi «camminare, avanzare»]. – 1. a. ant. Gradino, scalino: Scala drizzò di cento gradi e cento (T. Tasso). Più raram., passo: [...] di un polinomio è il maggiore tra i gradi complessivi dei monomî che lo compongono. Si dice infine g. di una equazione algebrica il grado del polinomio che, eguagliato allo zero, dà luogo all’equazione: equazione di 1°, di 2° grado, ecc. b. Nel ...
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varieta1
varietà1 s. f. [dal lat. variĕtas -atis, der. di varius «vario»]. – 1. a. La qualità di ciò che è vario, sia di più cose che sono diverse tra loro, sia di una cosa singola, in quanto sia diversa [...] riferisce e delle particolari proprietà che si vogliono mettere in evidenza: si parla allora di v. algebrica (definita da un sistema di equazioni algebriche), di v. differenziabile (nel caso in cui le coordinate si possano rappresentare per mezzo di ...
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matematica
matemàtica (ant. e raro mattemàtica) s. f. [dal lat. mathematĭca (sottint. ars), gr. μαϑηματική (sottint. τέχνη); v. matematico]. – 1. a. Originariamente, la scienza razionale dei numeri (aritmetica, [...] individuate dagli Arabi; successivamente, la matematica passa a comprendere la geometria analitica, che applica i metodi dell’algebra alla soluzione di problemi geometrici, e il calcolo infinitesimale, che, mentre tende a svincolare il concetto di ...
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anello
anèllo s. m. [lat. anĕllus, dim. di anus «cerchio»] (pl. anèlli e ant. anche le anèlla f., tuttora in uso nel sign. 3). – 1. Cerchietto di metallo, per lo più prezioso, che si porta infilato in [...] vuole, delle orbite elettroniche) corrispondenti a un medesimo valore del numero quantico principale. f. In matematica, particolare struttura algebrica nella quale l’addizione è commutativa, il prodotto di due elementi è unico e la moltiplicazione è ...
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risolubile
risolùbile (ant. resolùbile) agg. [der. di risolvere; cfr. lat. tardo resolubĭlis «che si può nuovamente sciogliere»]. – Che si può risolvere: dubbio, problema r.; sciarada facilmente risolubile. [...] ) ricavare dai dati mediante costruzioni eseguite con il solo uso della riga e del compasso; equazione algebrica r. per radicali, o algebricamente r., equazione le cui radici possono essere tutte ottenute con un numero finito di operazioni razionali ...
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risolubilita
risolubilità s. f. [der. di risolubile]. – Il fatto di essere risolubile, la condizione di ciò che può essere risolto: r. di un dubbio, di un problema, di un enigma; r. di un contratto, [...] in diritto privato; r. di un problema geometrico con la riga e il compasso, r. di un’equazione algebrica per radicali, in matematica. In logica matematica (e in partic. nello studio dei fondamenti della matematica), il principio di r., enunciato da D ...
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risolutivo
(ant. resolutivo) agg. [der. del lat. resolutus, part. pass. di resolvĕre «risolvere»]. – 1. Che risolve, che ha la capacità, la funzione e lo scopo di sciogliere e annullare, o di scomporre, [...] equazioni di certi tipi ben determinati, per es., la determinazione dell’area di un poligono regolare, delle radici di un’equazione algebrica di secondo grado. 2. Che risolve, che determina la conclusione, l’esito: fase r., momento r. di una gara, di ...
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geometria algebrica
geometria algebrica variante moderna e più astratta della geometria analitica; dato il peso prevalente assegnato alle strutture algebriche (quali, in particolare, anelli, campi e ideali), si può considerare più una branca...
frazione algebrica
frazione algebrica espressione del tipo p/q, dove p e q sono polinomi, in una o più incognite, contenenti o meno parametri. In altre parole, una frazione algebrica è un’espressione frazionaria in cui si ammette che siano...