uccello
uccèllo s. m. [lat. tardo aucĕllus, da *avicellus, avicella, dim. di avis «uccello»]. – 1. Nome comune e generico delle varie specie di animali della classe degli uccelli (v. la voce), caratterizzati [...] ., richiamo), l’uccello di cui si serve il cacciatore per adescare altri uccelli; u. in gabbia, tenuto in cattività; frase prov., fare d’u., troppo in fretta. 4. Membro virile. In usi fig., ant., sciocco, minchione. 5. In astronomia, Uccello indiano ...
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retto2
rètto2 agg. [dal lat. rectus, propr. part. pass. di regĕre «dirigere, guidar diritto»]. – 1. Che è diritto, che ha o segue un andamento costante, senza curve o cambiamenti di direzione. Raro in [...] linea r., dista solo un paio di chilometri), è invece specifico in usi e sign. scient. e tecn. particolari: a. In matematica, linea (traduz. del gr. ὀρϑὴ πτῶσις), il nominativo in contrapp. agli altri casi detti obliqui (v. caso, n. 7). e. In musica ...
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quadro1
quadro1 agg. [lat. quadrus, affine a quat(t)uor «quattro»]. – 1. Che ha la forma di un quadrato geometrico, o analoga a un quadrato. Concorre con quadrato1 in alcuni usi proprî, come un’apertura [...] quali è ormai com. solo quadrato o quadrata). 2. Con usi specifici e partic.: a. Che ha forma quadrata, ad angoli in forma di tanti quadretti piuttosto rilevati e accostati gli uni agli altri, i fili del tessuto che erano stati lasciati. c. Rete q. ...
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ragazzo
s. m. [dall’arabo raqqāṣ «fattorino, corriere», passato già nel lat. mediev. ragatius e varianti]. – 1. Chi è nell’età dell’adolescenza o della giovinezza (per il femm., ragazza, che ha anche [...] voluto presentare il suo r.; il suo r. l’ha lasciata. c. In usi affettivi o scherz., può essere riferito anche a un adulto, e, al plur., ; forza (coraggio), ragazzi!; arrivederci, ragazzi. In altri casi, riferito a persona adulta, vuol rilevarne il ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. [...] cordoglio o l’u. compianto. Come s. m., con valore neutro, in usi ant. o rari, la totalità, tutti: l’u. degli uomini; erano trasfuso il sangue, oltre che dello stesso gruppo, di tutti gli altri: A, B, 0; datore o donatore u., individuo di gruppo ...
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portare
v. tr. [lat. pŏrtare, affine a porta «porta1» e a portŏs -us «porto3»] (io pòrto, ecc.). – 1. a. Reggere, sostenere su di sé un oggetto (o un peso qualsiasi), di solito mentre si compie un movimento, [...] sue accezioni, è molto frequente l’uso di portare in luogo di altri verbi, più appropriati ma meno comuni: a. Col sign. di condurre anni che ha; raro e solo ant. portarsi male. ◆ Per gli usi proprî del part. pres. portante, come agg. e sost. e del ...
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uscire
(ant. escire) v. intr. [lat. exīre, comp. di ex «fuori» e ire «andare», raccostato a uscio] (nella coniugazione, si ha il tema usc- quando l’accento cade sulla desinenza, èsc- quando cade sul [...] , usciate, èscano; imperat. èsci, uscite; regolari tutti gli altri tempi: uscivo, uscirò, uscìi, uscèndo, uscito, ecc.; aus po’ che questo taglio di capelli è uscito di moda. 4. Con usi e sign. estens. varî, riferito come soggetto sia a persone sia a ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole [...] libero agli avversarî, ritirarsi da una contesa. E con altri sign.: prendere c., pigliare vigore, estendersi: l’epidemia, aeronautico e volo a vela, o, anche, piccolo aeroporto militare. Usi più partic.: a Venezia si chiamano c. gli spazî, più ...
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vano
agg. e s. m. [lat. vanus, agg., con i varî sign. dell’agg. ital.]. – 1. agg. Vuoto, internamente vuoto, cavo: un guscio v.; la fe’ salire Là dove il monte era forato e vano (Ariosto); ella, più [...] tutti i tentativi sono stati v.; le ricerche finora sono riuscite v.; in usi letter., anche di cose materiali: il cappel lordo e il vano Baston Spazio all’interno di un autoveicolo (o di altri mezzi di trasporto e di apparati meccanici) destinato ...
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risparmiare
v. tr. [dal germ. *sparanjan, da cui anche sparagnare] (io rispàrmio, ecc.). – 1. a. Astenersi dall’usare, dal consumare una cosa, o limitarne l’uso e il consumo allo stretto indispensabile, [...] uno sconto del dieci per cento, potrò r. dieci euro; in usi iron.: non hanno accettato il mio invito a cena: tanti soldi risparmiati che sia inutile o dannosa o dolorosa per sé o per altri, anche nel rifl.: potevi r. questa spesa superflua, questa ...
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Ecologia
L’a. è tutto ciò che circonda e con cui interagisce un organismo. Il concetto di a. è quindi relativo e comprende tutte le variabili o descrittori biotici e abiotici in cui un organismo vive e con cui interagisce nel corso della sua...
Sacramento centrale del cristianesimo, che da un lato commemora e, secondo la dottrina cattolica e di altre confessioni cristiane, rinnova il sacrificio di Gesù Cristo, e, dall’altro, attua la comunione dei fedeli con il Redentore e tra loro.
Teologia
Il...