vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della [...] partic.: a. Spettacolo che appare agli sguardi (cfr. analoghi usi di veduta, che si riferisce per lo più a spettacolo (bene) in v., tenere in v., davanti agli occhi proprî o di altri; mettersi in v., fare in modo di farsi notare, conoscere: ha fatto ...
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levare
v. tr. [lat. lĕvare «alleviare, alleggerire, alzare», der. di lĕvis «leggero»] (io lèvo, ecc.). – 1. a. Lo stesso che alzare, nel suo primo e più generico sign., cioè sollevare in alto: l. le [...] , levarsi di cattivo umore (in questo, e nei prec. usi, è molto meno com. di alzarsi); levarsi contro qualcuno, le spese; eccettuare: se si levano tre o quattro, gli altri valgono assai poco. Di persona, condurre via, allontanare: dovettero ...
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sole
sóle s. m. [lat. sōl sōlis]. – 1. a. In astronomia, la stella attorno alla quale gravitano i corpi del sistema planetario di cui fa parte la Terra; rispetto alla nostra galassia occupa una posizione [...] come centro di un sistema planetario: nell’universo ci sono infiniti altri soli. 2. a. La luce solare, in quanto arriva molta miseria (Boccaccio). 4. a. In similitudini e in usi metaforici, è simbolo della bellezza, della potenza, della sapienza: ...
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valere
valére v. intr. [lat. valēre «essere forte, sano; essere capace; significare»] (pres. indic. valgo [ant. o poet. vàglio], vali, vale, valiamo, valéte, vàlgono [ant. o poet. vàgliono]; pres. cong. [...] la sua innocenza; frequente nell’uso letter. e poet.: O de li altri poeti onore e lume, Vagliami ’l lungo studio e ’l grande vale 4»; «se x è uguale a 10, allora x2 vale 100». In usi fig., di persona o di cose, uno vale l’altro, sono equivalenti (e ...
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proprio
pròprio (pop. pròpio) agg. e avv. [dal lat. proprius, prob. dalla locuz. pro privo «a titolo privato, personale»]. – 1. a. Che appartiene a una determinata persona, che è veramente suo e non [...] tuo o vostro), spec. quando si vuole contrapporre ad altrui (o d’altri): in casa p. puoi fare ciò che vuoi, qui no! b infinitiva). 3. Con sign. affini ai precedenti ma con accezioni o usi partic.: a. In grammatica, nome p., che designa una singola e ...
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corda
còrda s. f. [lat. chŏrda, dal gr. χορδή «corda di minugia», poi «corda» in genere]. – 1. Organo flessibile, formato di fibre vegetali o di fili metallici ritorti insieme e avvolti in spire di torsione [...] di sospensione. f. Nelle armi da fuoco antiche, corda, o c. bollita, altri nomi della miccia, nel sign. 1 b. 4. Trama di un tessuto, al suono normale è indicato con la didascalia tre corde). Usi fig.: essere come le c. del violino, assai sensibile; ...
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uccello
uccèllo s. m. [lat. tardo aucĕllus, da *avicellus, avicella, dim. di avis «uccello»]. – 1. Nome comune e generico delle varie specie di animali della classe degli uccelli (v. la voce), caratterizzati [...] ., richiamo), l’uccello di cui si serve il cacciatore per adescare altri uccelli; u. in gabbia, tenuto in cattività; frase prov., fare d’u., troppo in fretta. 4. Membro virile. In usi fig., ant., sciocco, minchione. 5. In astronomia, Uccello indiano ...
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retto2
rètto2 agg. [dal lat. rectus, propr. part. pass. di regĕre «dirigere, guidar diritto»]. – 1. Che è diritto, che ha o segue un andamento costante, senza curve o cambiamenti di direzione. Raro in [...] linea r., dista solo un paio di chilometri), è invece specifico in usi e sign. scient. e tecn. particolari: a. In matematica, linea (traduz. del gr. ὀρϑὴ πτῶσις), il nominativo in contrapp. agli altri casi detti obliqui (v. caso, n. 7). e. In musica ...
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quadro1
quadro1 agg. [lat. quadrus, affine a quat(t)uor «quattro»]. – 1. Che ha la forma di un quadrato geometrico, o analoga a un quadrato. Concorre con quadrato1 in alcuni usi proprî, come un’apertura [...] quali è ormai com. solo quadrato o quadrata). 2. Con usi specifici e partic.: a. Che ha forma quadrata, ad angoli in forma di tanti quadretti piuttosto rilevati e accostati gli uni agli altri, i fili del tessuto che erano stati lasciati. c. Rete q. ...
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ragazzo
s. m. [dall’arabo raqqāṣ «fattorino, corriere», passato già nel lat. mediev. ragatius e varianti]. – 1. Chi è nell’età dell’adolescenza o della giovinezza (per il femm., ragazza, che ha anche [...] voluto presentare il suo r.; il suo r. l’ha lasciata. c. In usi affettivi o scherz., può essere riferito anche a un adulto, e, al plur., ; forza (coraggio), ragazzi!; arrivederci, ragazzi. In altri casi, riferito a persona adulta, vuol rilevarne il ...
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Ecologia
L’a. è tutto ciò che circonda e con cui interagisce un organismo. Il concetto di a. è quindi relativo e comprende tutte le variabili o descrittori biotici e abiotici in cui un organismo vive e con cui interagisce nel corso della sua...
Sacramento centrale del cristianesimo, che da un lato commemora e, secondo la dottrina cattolica e di altre confessioni cristiane, rinnova il sacrificio di Gesù Cristo, e, dall’altro, attua la comunione dei fedeli con il Redentore e tra loro.
Teologia
Il...