vigilia
vigìlia s. f. [dal lat. vigilia, propr. «il fatto di vegliare, vigilanza» e quindi «veglia», der. di vigil -ĭlis «vigile»]. – 1. a. letter. Veglia, notte trascorsa senza dormire, per studio, [...] è limitata alla celebrazione della messa e ad alcuni altri riti preparatorî nella sera che precede alcune maggiori solennità v.; far v., v. stretta; fare le v. non comandate, in usi scherz. e ormai rari, dover fare, per povertà, forti restrizioni sul ...
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ricorrere
ricórrere v. intr. [lat. recŭrrĕre, comp. di re- e cŭrrĕre «correre»] (coniug. come correre; aus. essere, raro avere). – 1. non com. Correre di nuovo: son dovuto r. in cerca del medico; hai [...] pron.: ciascun dentro a pruova si ricorse (Dante). In usi fig., per lo più col senso generico di ritornare: Ricorro architettura, di fregi ornamentali, di basamenti, cornici e altri elementi, correre tutt’intorno, svolgersi in continuità su ...
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inchiodare
v. tr. [der. di chiodo] (io inchiòdo, ecc.). – 1. a. Fissare, unire, configgere, con uno o più chiodi: i. un’asse; i. una tavola all’altra (o sull’altra); i. il coperchio alla cassa; gli inchiodarono [...] , giudicarlo e sim. in stretta dipendenza di essi, prescindendo da altri aspetti, fatti o circostanze. 2. Con uso fig. e rifl anche come agg.: una cassa col coperchio inchiodato; in usi fig., immobile, fermo, fisso, attaccato: essere inchiodato in ...
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diavolo
diàvolo s. m. [dal lat. tardo, eccles., diabŏlus, gr. διάβολος, propr. «calunniatore» (der. di διαβάλλω «gettare attraverso, calunniare»), adoperato nel gr. crist. per tradurre l’ebr. śāṭān «contraddittore, [...] , cercare d’indurla al male o di metterla nei guai; in altri casi, fare la parte del d., opporre in una discussione argomenti mobular (v. cefalottera) e Manta birostris (v. manta), e in usi region. anche della rana pescatrice o pesce rana (v. rana); d ...
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ricostituito
ricostitüito agg. [part. pass. di ricostituire]. – Che è stato ricostituito, che ha subìto una ricostituzione: latte r. (o rigenerato), latte ottenuto emulsionando il burro, non salato, [...] acidi grassi con glicerina e talora anche con altri alcoli polivalenti, utilizzato come olio sia commestibile (in il procedimento è vietato per destinazioni alimentari) sia per usi industriali; pietre r., espressione impropria ma frequente per pietre ...
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tono1
tòno1 (ant. tuòno) s. m. [dal lat. tonus, gr. τόνος, propr. «tensione», affine a τείνω «tendere»]. – 1. a. In linguistica, accento musicale e, con valore più generico, accento in generale (anche [...] scale differenziate da due o più alterazioni. d. Locuzioni e usi fig. del linguaggio corrente (in rapporto con l’ultimo dei in tono, fuori tono, essere intonato o stonato rispetto agli altri esecutori, e analogam. uscire di t., rientrare in t.; in ...
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sbrodolare
v. tr. [der. di brodo, col pref. s- (nel sign. 5)] (io sbròdolo, ecc.). – 1. Insudiciare di brodo, di sugo, o di altri alimenti liquidi: s. il vestito, la giacca; la bambina si è sbrodolata [...] . sbrodolare), recitare di malavoglia, con voce stanca e senza dare rilievo alle battute. 3. Come intr. (aus. essere), in usi estens. e letter., uscire dai bordi, espandersi, traboccare: quella specie di fiume di melma che sbrodolava giù dal pendio ...
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umile
ùmile (poet. ant. umìle) agg. e s. m. e f. [dal lat. humĭlis, propr. «poco elevato da terra», der. di humus «terra»]. – 1. letter., non com. Poco elevato da terra, basso: [i buoi] Non rifiutan [...] di cuore; che assume un atteggiamento di rispetto e di sottomissione verso gli altri: è molto u. con i superiori; è una persona u. con chiusa delle lettere e oggi solo con tono di scherzo. In usi letter., che ha un portamento modesto e mite: ella si ...
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obiettivita
obiettività (o obbiettività) s. f. [der. dell’agg. obiettivo]. – In genere, carattere di ciò che è obiettivo, nei varî usi di questo aggettivo. Come termine filosofico, è meno com. di oggettività. [...] . 2. Il fatto di essere obiettivo, cioè vero o valido per sé stesso, indipendentemente dal giudizio o dall’interpretazione che altri ne possa dare. Per es.: a. In fisica, principio (o assioma) di o., principio secondo il quale il comportamento di ...
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spollaiarsi
v. rifl. [der. di appollaiarsi, con sostituzione di prefisso] (io mi spollàio, ecc.) non com. – 1. a. Con riferimento a polli e altri volatili, smettere di stare appollaiato. b. In senso [...] da casa, a farlo uscire. 2. a. Con riferimento a polli, scuotere, ravviare le penne, spec. uscendo dal pollaio. b. In usi fig., fam. e scherz., darsi da fare per mettersi in mostra, per farsi vedere e notare: smettila di spollaiarti, tanto quella ...
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Ecologia
L’a. è tutto ciò che circonda e con cui interagisce un organismo. Il concetto di a. è quindi relativo e comprende tutte le variabili o descrittori biotici e abiotici in cui un organismo vive e con cui interagisce nel corso della sua...
Sacramento centrale del cristianesimo, che da un lato commemora e, secondo la dottrina cattolica e di altre confessioni cristiane, rinnova il sacrificio di Gesù Cristo, e, dall’altro, attua la comunione dei fedeli con il Redentore e tra loro.
Teologia
Il...