amanuenseamanüènse s. m. [dal lat. amanuensis, tratto dalla locuz. a manu servus «schiavo che ha l’incarico di copiare a mano»]. – 1. Chi, prima della diffusione della stampa, copiava manoscritti per [...] di libri; il termine è riferito soprattutto al periodo medievale, e corrisponde allo scriba del mondo classico. Alcuni amanuensi, spec. nel sec. 15°, furono famosi calligrafi e fornirono esemplari di lusso, spesso miniati. 2. Impiegato al quale ...
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scriba
s. m. [dal lat. scriba, der. di scribĕre «scrivere»] (pl. -i). – 1. a. letter. ant. Scrivano, amanuense; talvolta, trascrittore: Ché a sé torce tutta la mia cura Quella materia ond’io son fatto [...] cultura universitaria (v. pecia). Per estens., persona che compie un lavoro di copia e di scrittura (v. anche amanuense, copista). b. Nella tarda età biblica e nella prima età postbiblica, dotto ebreo seguace del farisaismo, caratterizzato da un ...
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integrazióne s. f. [dal lat. integratio -onis, con influenza, nel sign. 3, dell’ingl. integration]. – 1. In senso generico, il fatto di integrare, di rendere intero, pieno, perfetto ciò che è incompleto [...] , per collazione con altri codici, ecc.) di una frase, di una parola, di una o più lettere cadute per errore dell’amanuense o per guasto meccanico del manoscritto; procedere all’i. dell’organico di un’azienda; a integrazione, a completamento: a i ...
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leggere
lèggere v. tr. [lat. lĕgĕre, propr. «raccogliere», affine al gr. λέγω «raccogliere; dire»] (io lèggo, tu lèggi, ecc.; pass. rem. lèssi, leggésti, ecc.; part. pass. lètto). – 1. a. Scorrere con [...] legge questo passo diversamente dal codice vaticano (in questi casi, viene riferita al codice quella che è stata l’opera dell’amanuense e il suo particolare modo di «leggere» un passo del manoscritto). b. ant. o letter. Insegnare da una cattedra (in ...
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presentazione
preṡentazióne (ant. preṡentagióne) s. f. [der. di presentare; cfr. lat. mediev. tardo praesentatio -onis]. – 1. L’atto, il fatto, il modo del presentare. a. Di cose: la p. di una domanda, [...] e filologia, copia di p., bella copia di un codice manoscritto (detta anche copia di riguardo), eseguita con particolare cura dall’amanuense per essere presentata a persona autorevole. 2. L’atto e il modo del presentarsi. a. Nel processo penale, p ...
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menante
s. m. o f. [der. (propr. part. pres.) di menare]. – Sinon., ormai ant., di copista, amanuense. Nel sec. 16° erano così chiamati coloro che non solo ricopiavano ma anche stendevano quelle lettere [...] (dette notizie, fogli a mano, avvisi, gazzette) che erano poi diffuse in molte copie, costituendo i primi saggi delle future gazzette stampate e una forma rudimentale di giornalismo; in seguito, il termine ...
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lezione
lezióne s. f. [dal lat. lectio -onis «lettura», der. di legĕre «leggere»]. – 1. a. ant. Lettura: se Dio ti lasci, lettor, prender frutto Di tua l. (Dante); la cognizione delle azioni degli uomini [...] liturgico, detto comunem. accentus. b. In filologia, il modo con cui un passo di un manoscritto è stato letto da un amanuense o da un editore e come di conseguenza esso si trova registrato in un manoscritto o in una edizione: trovo qualche diversità ...
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probatio pennae
〈probàzzio pènne〉 locuz. lat. (propr. «prova della penna»), usata come s. f. – In codicologia, denominazione (anche probatio calami che ha lo stesso sign.) delle lettere o disegni, e [...] guardia e nei margini dei manoscritti medievali e che rappresentano esercizî calligrafici di carattere preparatorio, eseguiti dall’amanuense per provare la qualità degli strumenti scrittorî o per abituarsi all’uso di un determinato tipo di scrittura ...
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diacritico
diacrìtico agg. [dal gr. διακριτικός «atto a distinguere», der. di διακρίνω «distinguere»] (pl. m. -ci). – Propr., che ha valore distintivo. Si usa soltanto nella locuz. segni d., segni grafici [...] invece indicata con i segni speciali ∫ e ʒ). In filologia, sono usati varî segni diacritici per indicare correzioni, interventi dell’amanuense o del curatore, passi espunti o interpolati, ecc. In senso ampio, si chiama talora segno d. (o lettera con ...
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rubricare
v. tr. [der. di rubrica] (io rubrìco, tu rubrìchi, ecc.; meno corretto io rùbrico, tu rùbrichi, ecc.). – 1. Nei codici (manoscritti), e poi anche negli incunaboli, scrivere in rosso le lettere [...] i titoli e le didascalie dei capitoli e dei paragrafi: l’operazione, nelle officine librarie, era affidata a uno speciale amanuense, detto rubricatore. 2. Annotare, scrivere o segnare in una rubrica: r. un nome, un numero telefonico, i nominativi e ...
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Copista che, prima della diffusione della stampa, copiava manoscritti, a servizio di privati o del pubblico. Nel mondo classico tale mestiere era esercitato in genere dagli schiavi; dopo le invasioni barbariche fu svolto specialmente in centri...
Notaio, letterato e amanuense fiorentino (13º sec. - 1330 circa). Tradusse in prosa le Heroides di Ovidio e l'Historia destructionis Troiae di Guido delle Colonne. Fu anche autore di una raccolta di Dicerie volgari in prosa, cioè di discorsi...