bianco1
bianco1 agg. [dal germ. blank] (pl. m. -chi). – 1. Nel linguaggio scient., si definisce bianca la sensazione visiva prodotta dalla luce solare o da luce a questa analoga, e la luce stessa, la [...] linguaggio com. si dice bianco anche il corpo che emette o diffonde luce bianca: tela b., farina b., marmo b., denti bianchissimi (propr., per corpo b. si deve intendere un corpo, la superficie del pareva un altro; in antropologia fisica, razza b., o ...
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ottentotto
ottentòtto agg. e s. m. (f. -a) [dall’oland. Hottentot o Ottentot, prob. voce imitativa dei suoni avulsivi caratteristici del loro linguaggio]. – 1. Relativo o appartenente agli Ottentotti, [...] del Capo di Buona Speranza, mentre oggi è ridotta a poche migliaia di individui, che presentano, dal punto di vista dell’antropologia khoi per meglio riferirsi alla particolarità di un linguaggio parlato caratterizzato da schiocchi (suoni avulsivi), ...
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-oide
-òide [dal gr. -οειδής, dove -o- è la vocale tematica della parola precedente e -ειδής l’elemento compositivo che significa «simile a», affine a εἶδος «aspetto»; lat. -oīdes]. – 1. Suffisso di [...] sempre -oidei) e può alternarsi con -oidei (a tali nomi corrispondono forme del lat. scient. in -oidea, -oida, -oidei); v. anche -oideo. Anche nel linguaggio della tecnica e del commercio: dermoide, pegamoide. 2. In patologia e in psichiatria serve a ...
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monogenesi
monogèneṡi s. f. [comp. di mono- e -genesi]. – Origine unica: m. dellinguaggio; in antropologia fisica, teoria della m. delle razze umane in contrapp. alla teoria della poligenesi (v.); in [...] biologia, sinon. di monofiletismo ...
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poligenesi
poligèneṡi s. f. [comp. di poli- e -genesi]. – Origine molteplice, derivazione da ceppi diversi (direttamente contrapposto a monogenesi): p. delle razze, in antropologia fisica; p. dellinguaggio. [...] Più particolarm., in biologia, il termine è usato per indicare l’origine di un dato gruppo di organismi da parecchie forme primitive diverse, anziché da una sola, oppure l’origine di un nuovo gruppo in ...
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madre
(ant. matre) s. f. [lat. mater -tris]. – 1. a. Donna che ha concepito e partorito; genitrice: m. tenera, affettuosa, amorosa; m. snaturata; amore di m.; m. di molti figli; diventare m., avere il [...] ’universo. In antropologia, il concetto cura della prole. In genetica (ma con linguaggio giornalistico), m. surrogata (dall’ingl. espressione talvolta riferita a Eva, intesa come la progenitrice del genere umano); o alla natura: quella [natura] Che ...
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passaggio
passàggio s. m. [dal fr. (ant.) passage, der. di passer «passare»]. – 1. a. L’atto di passare per un luogo, di percorrerlo, di attraversarlo, o di andare da un luogo all’altro: il p. di un [...] , ti do un p. fino a casa. d. Nel linguaggio sport., l’ultima fase della prova di salto con l’asta religioni e in antropologia culturale, riti di affondate torpedini subacquee. 7. fig. a. Sul modello del fr. passage, brano, passo di uno scritto, di ...
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natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano [...] (con altro sign. nella storia del pensiero filosofico, stato di n., condizione ipotetica degli uomini prima della costituzione di un’organizzazione politica e statuale: in tale senso, natura, nel linguaggio dell’antropologia, si oppone al concetto di ...
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patrilineo
patrilìneo (o patrilineare) agg. [comp. del lat. pater -tris «padre» e di linea nel sign. di «discendenza»]. – Nel linguaggio dell’antropologia sociale, detto di un tipo di società in cui [...] la discendenza, il diritto di successione e sim. vengano computati in linea paterna ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene [...] dellinguaggio simbolico articolato, per l’alta capacità di astrazione e di trasmissione di informazioni per altra via che non sia l’ereditarietà biologica (trasmissione culturale). Seguito da particolari denominazioni indica, in antropologiadel gas ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo americano Charles Morris negli anni...
Antropologia e linguistica
Modo di rappresentare visivamente, attraverso tracce grafiche, i segni linguistici o le loro sequenze.
Nei segni linguistici si distinguono un significante e un significato; le forme più primitive di s. si fondano...