copto
còpto (o còfto) agg. e s. m. [dall’arabo Qubṭ o Qifṭ, Qufṭ, adattamenti della voce copta che è un’alteraz. del gr. Αἰγύπτιος «egizio»]. – Dei Copti, in origine denominazione etnica degli egiziani [...] i cristiani d’Egitto, cioè coloro che, dopo la conquista araba dell’Egitto, si mantennero cristiani, in contrapposizione ai musulmani e 3° (sporadicamente anche del sec. 2°), fu sopraffatta dall’arabo a partire dal sec. 7° e, morta come lingua ...
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cifra
(ant. cìfera) s. f. [dal lat. mediev. cifra, e questo dall’arabo ṣifr «nulla, zero», che è un calco del sanscr. śūnyá «vuoto, zero»]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente [...] c. non significativa) e i numeri dall’uno al nove (c. significative) secondo il sistema diffuso dagli Arabi (cioè 1, 2, 3, ecc.), detti perciò anche cifre arabe o arabiche (mentre i segni secondo l’uso romano: I, II, III, ecc. si chiamano più comunem ...
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multiculturalista
agg. Relativo all’integrazione di culture diverse. ◆ La sinistra è divisa fra chi ha capito che, per conquistare consensi, occorre sapere governare i processi immigratori con razionalità, [...] i musulmani negli ultimi trent’anni. Entrambe sono state provocate dalle vittorie dell’occidente: l’umiliazione inflitta agli arabi dall’esercito israeliano nel 1967 e la sconfitta e la dissoluzione dell’impero sovietico. (Michael Ledeen, trad. di ...
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indigitazione
indigitazióne s. f. [der. del lat. digĭtus «dito»]. – Sistema di numerazione strumentale, per mezzo delle dita della mano, usato soprattutto dai Romani, ma universalmente noto agli antichi [...] popoli del bacino mediterraneo, e da essi lì trasmesso agli Arabi e ai Berberi, presso i quali ancora si riscontra: v. digitazione, n. 4. ...
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senna1
sènna1 (o sèna) s. f. [dall’arabo sanā]. – Nome comune di alcune piante del genere Cassia, e in partic. della droga costituita soprattutto dalle loro foglioline (Sennae folia della Farmacopea [...] legumi (messi in commercio con il nome di follicoli di senna o sena); la droga (il cui uso fu introdotto da medici arabi e si diffuse in Europa solo alla fine del medioevo) ha proprietà lassative e purgative ad azione blanda, dovuta principalmente a ...
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nigrizia
nigrìzia s. f. [dal lat. nigritia, con il sign. 1]. – 1. letter. raro. Negrezza, nerezza. 2. Appartenenza alle popolazioni nere dell’Africa; la loro condizione culturale (cfr. negritudine). [...] Africa, Nigrizia o Nigritia designava la vastissima regione a sud del Sahara e a ovest del Nilo denominata dagli antichi arabi Sudan; il termine è tuttora corrente nel linguaggio missionario cattolico per indicare le genti che vivono in tale regione. ...
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morisco
s. m., spagn. [propr. agg., der. di moro «moro1», corrispondente all’ital. moresco] (pl. moriscos). – Nome, usato per lo più al plur., con cui venivano chiamati dagli Spagnoli i musulmani rimasti [...] in Spagna come sudditi dopo la fine delle guerre combattute contro gli Arabi dal 718 al 1492 (v. reconquista), soggetti per lungo tempo a una sistematica persecuzione, nonostante fosse stata loro assicurata libertà di culto. ...
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omicidio mirato
loc. s.le m. Eliminazione programmata di un avversario preventivamente identificato. ◆ il terrorismo palestinese si è mostrato pronto a scendere sul terreno degli omicidi mirati imposto [...] : (Foglio, 14 novembre 2001, p. II) • È successo verso le 19.30, ora italiana. Ancora una volta è l’emittente araba Al Jazeera a documentare il delitto con immagini tv, riprendendo gli ultimi minuti di [Abdel Aziz] Rantisi, estratto ancora vivo dalle ...
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marocchino2
marocchino2 (o marrocchino) s. m. [dalla voce prec., perché il processo di concia fu introdotto in Spagna dagli Arabi del Marocco; cfr. il fr. maroquin, distinto da marocain (v.)]. – 1. Cuoio [...] particolarmente fine e morbido, generalmente di color rosso intenso, ottenuto dalle pelli di capra con lo speciale procedimento della marocchinatura: cintura, borsa, portafoglio, pantofole di m.: un’edizione ...
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antidispotico
(anti-dispotico), agg. Che è contrario al dispotismo. ◆ Agli inizi l’Islam fu una religione liberatrice, anti-dispotica: fu la rivolta di individui e popoli - arabi, abissini, indù - che [...] vivevano alle periferie dei due grandi imperi bizantino e persiano. E anche il Jihad non è Guerra contro l’Altro, il Diverso: è «sforzo su se stessi», sforzo di prendere in mano il proprio destino, di ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. A. sono detti anche gli abitanti dell’Africa...
Stato dell’Asia che si estende nella parte sud-orientale della Penisola Arabica; si affaccia a N sul Golfo Persico e a NE per un breve tratto sul Golfo di Oman; confina a O e a S con l’Arabia Saudita, a E con l’Oman e all’estremità NO con il...