venire
v. intr. [lat. vĕnire] (pres. indic. vèngo [ant. o poet. vègno], vièni, viène [poet. ant. vène], veniamo [ant. vegnamo], venite, vèngono [ant. o poet. vègnono]; pres. cong. vènga [ant. o poet. [...] . anche con altri tempi del verbo: quel dì tutto e la notte che venne, Sopra quel mostro in mezzo il mar mi tenne (Ariosto); a venire, futuro: nei secoli a venire (com. anche la forma unita, v. avvenire1); di là da venire, lontano nel tempo: cose di ...
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stracciare
v. tr. [lat. pop. *extractiare, der. di tractus, part. pass. di trahěre «tirare»] (io stràccio, ecc.). – 1. a. Rompere e ridurre in brandelli un oggetto di carta o di stoffa; lacerare, strappare: [...] ormai il danno è avvenuto; Il quarto dì, da gran furor commosso, E maglie e piastre si stracciò di dosso (Ariosto); non com., stracciarsi i capelli, strapparseli (per dolore, disperazione, rabbia): le chiome si stracciò, graffiossi il volto, E con le ...
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arma
(ant. e letter. arme) s. f. [lat. arma, neutro pl., nel lat. tardo femm. sing.] (pl. armi e ant. arme). – 1. a. Qualsiasi oggetto che può essere usato come mezzo materiale di offesa o di difesa; [...] gridare all’arme (da cui il sign. odierno, fig., di allarme), o anche gridare arme: Pel campo, arme, arme risonar s’udia (Ariosto), e anche dare all’armi (oggi dare l’allarme): non passò forse giorno, che non si desse all’armi (Manzoni); correre all ...
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prendere
prèndere v. tr. [lat. prehĕndĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). – 1. Afferrare cosa o persona con le mani o [...] orecchie, un pollo per le zampe; Venne al cavallo, e lo disciolse e prese Per le redine, e dietro se lo trasse (Ariosto); p. il toro per le corna, anche fig., affrontare una situazione con estrema decisione; fig., fam., p. qualcuno per il naso, per ...
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ventura
s. f. [lat. ventūra, neutro pl. di venturus (v. venturo): propr. «le cose che verranno», quindi «il futuro»]. – 1. a. Sorte, destino: predire, indovinare, leggere la v. (pop. dare, fare la v.); [...] fece sì che ...; la scongiura Per gli uomini, per Dio, che non gli taccia Quanto ne sappia, o buona o ria v. (Ariosto). c. Usato assol., s’intende più spesso buona fortuna, buona sorte: andare in cerca di v.; bocca baciata non perde ventura (prov ...
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tuba1
tuba1 s. f. [dal lat. tuba, voce d’incerta origine]. – 1. Presso gli antichi Greci e Romani, tromba di guerra: di bronzo, rettilinea, con l’estremità imbutiforme, veniva usata, oltre che in guerra, [...] Quando e’ verrà quella terribil tuba? (Pulci); Fin che dian segno l’angeliche tube Che torni Cristo in su la bianca nube (Ariosto). b. fig. Voce poetica, poesia: io la lascio a maggior bando Che quel de la mia tuba (Dante), lascio cantare la bellezza ...
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ippogrifo
s. m. [comp. (L. Ariosto, 1516) di ippo- e grifo2]. – 1. Animale favoloso, in forma di cavallo alato con testa d’uccello, creato dalla fantasia di L. Ariosto nell’Orlando Furioso, dov’è così [...] descritto: «Non è finto il destrier, ma naturale, Ch’una giumenta generò d’un grifo: Simile al padre avea la piuma e l’ale, Li piedi anteriori, il capo e il grifo; In tutte l’altre membra parea quale Era ...
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minore
minóre agg. [lat. minor -ōris, che funge da compar. di parvus «piccolo»; cfr. meno e minimo] (al sing. masch. e femm., se premesso al sost., e in usi poetici anche al plur., o posposto al sost., [...] m., di uno scrittore o di un artista, le meno significative rispetto al suo capolavoro: le opere m. di Dante, di Ariosto, di Tasso (e, per metonimia, posposto al nome dello scrittore o dell’artista, indica l’insieme delle opere meno significative ...
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rendere
rèndere v. tr. [lat. rĕddĕre, comp. di red- e dare, con influsso di prendere] (pass. rem. io rési [letter. rendéi, rendètti], tu rendésti, ecc.; part. pass. réso [ant. renduto]). – 1. Dare ad [...] nel luogo di prima o in altro luogo: La vela, in cima all’arbore rimessa, Rendé la nave all’isola funesta (Ariosto); più frequente il rifl. nel sign. di «recarsi»: mesto sul deserto lido, Cui spesso si rendea, sedeasi (Pindemonte); in quello di ...
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merce
mercé (ant. merzé) s. f. [troncamento di mercede]. – 1. Nella lingua ant., lo stesso che mercede, nel senso di ricompensa, premio: Non fia sanza mercé la tua parola (Dante); anche, più raram., [...] Passa tra cavallieri e tra pedoni, Mercé all’annel che fuor d’ogni uman uso La fa sparir quando l’è in bocca chiuso (Ariosto); talvolta anche in tono iron. con il sign. di «a cagione, per colpa»: Or par, non so per che stelle maligne, Che ’l cielo ...
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Famiglia bolognese, il cui nome si vuole derivato da Riosto, terra appunto del Bolognese. Nota dal sec. 12º, con Ugo, console nel 1156, si ricordano nel sec. 13º il crociato Aldobrandino, Antonio e Bonaventura, uomini d'arme distintisi contro...
Umanista (n. Ferrara nei primi decennî del '400 - m. forse nel 1476), fratello di Francesco; ebbe dagli Estensi incarichi politici e uffici pubblici. Scrisse, oltre che versi latini, una rappresentazione allegorica, in volgare, per festeggiare...