motore1
motóre1 agg. (f. -trice) e s. m. [dal lat. motor -oris, «che mette in movimento», der. di movēre «muovere», part. pass. motus]. – 1. agg. (f. -trice) Che muove, che serve a muovere, a mettere [...] e ne controllano il moto. 2. Con valore di s. m.: a. Genericam., chi muove, chi mette in movimento. Nella filosofia aristotelica, m. immobile, il motore non mosso da altri: tali sono i motori dei cieli e Dio come motore del primo cielo (cielo delle ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con [...] (con una preferenza per le opere di retorica, poetica e politica); vengono rivalutate le tradizioni filosofiche non aristoteliche (stoicismo, epicureismo), mentre si costituiscono nuovi centri di cultura fuori delle università. A questa nuova lettura ...
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sfera
sfèra s. f. [dal lat. sphaera, gr. σϕαῖρα «palla da gioco, sfera»]. – 1. Figura solida formata dai punti dello spazio aventi da un punto fissato (centro della s.) distanza uguale o minore di un [...] varie sfere celesti (v. armilla). S. terrestre, termine improprio per indicare il nostro pianeta. b. S. del fuoco, nella fisica aristotelica, la zona occupata dal più puro dei quattro elementi, il fuoco, al di sopra della s. dell’aria; con la sfera ...
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motus in fine velocior
‹... velócior›. – Frase latina («il moto è più veloce verso la fine») riferita, prob. nella tarda latinità, a un moto accelerato (inteso, nel contesto della fisica aristotelica, [...] come moto con il quale un corpo elementare torna al suo luogo naturale), e ripetuta talvolta nell’uso comune per indicare l’intensificarsi di un’azione verso la sua fine, o il correr del tempo che pare ...
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matematica
matemàtica (ant. e raro mattemàtica) s. f. [dal lat. mathematĭca (sottint. ars), gr. μαϑηματική (sottint. τέχνη); v. matematico]. – 1. a. Originariamente, la scienza razionale dei numeri (aritmetica, [...] astrarre dal dato sensibile per raggiungere conclusioni vere e certe anche sul sensibile stesso (alla diffusione della tradizione aristotelica può essere ricondotta l’espressione proverbiale la m. non è un’opinione). A partire dal Cinquecento, anche ...
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architettonico
architettònico agg. [dal lat. architectonĭcus, gr. ἀρχιτεκτονικός, der. di ἀρχιτέκτων «architetto»] (pl. m. -ci). – 1. Dell’architettura, che concerne l’architettura: disegno a.; elemento [...] costruzione a.; ordini a. (v. ordine, n. 4 e). Estens., armonico, ben equilibrato: linee architettoniche. 2. Nella filosofia aristotelica, di scienza che determina il fine e le norme di altra scienza subordinata (per es. la politica è architettonica ...
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sincategorematico
sincategoremàtico agg. [der. di sincategorema] (pl. m. -ci). – 1. Nella logica formale, di termine (pronome, avverbio, preposizione, congiunzione) che di per sé, cioè preso isolatamente, [...] di questi ultimi dando luogo a una nuova espressione più lunga, dotata di un significato suo proprio. 2. Nella filosofia aristotelica, si distingue un infinito s. o potenziale, inteso come processo e non sostanza, da cui pertanto si può prendere ...
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fantasma
s. m. [dal lat. phantasma, gr. ϕάντασμα, der. di ϕαντάζω «mostrare», ϕαντάζομαι «apparire», dal tema ϕαν- di ϕαίνω che, sia nell’attivo sia nel medio ϕαίνομαι, ha gli stessi sign.] (pl. -i). [...] in senso più ampio, s’intende talora per f. poetico anche il prodotto della fantasia poetica. 3. Nella psicologia aristotelica, l’immagine di una realtà sensibile e individuale presente nella fantasia. In psicanalisi, e più in generale in psicologia ...
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nartece
nartèce s. m. [dal lat. narthex -ēcis, gr. νάρϑηξ -ηκος, che aveva i sign. 2 a e b]. – 1. In architettura, parte della basilica paleocristiana e bizantina riservata ai catecumeni e ai penitenti: [...] per contenere unguenti. In partic., recensione del n. (o della cassetta) fu detta dai filologi alessandrini la recensione aristotelica del testo dell’Iliade, che Alessandro Magno portava sempre con sé in un nartece prezioso trovato tra le spoglie del ...
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discorsivo
agg. [dal lat. mediev. discursivus, der. di discurrĕre: v. discorrere]. – 1. a. Che ha i caratteri della conversazione, cioè semplice, piano, pacato: assumere un tono d.; linguaggio d.; stile [...] , detto del procedimento razionale che procede derivando conclusioni da premesse: conoscenza d.; pensiero d., nella logica aristotelica, il pensiero dianoetico. 3. Nello studio del linguaggio, che si riferisce al discorso, inteso come oggetto ...
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Nella gnoseologia aristotelica, l’attività mentale che viene messa in atto dalla διάνοια, cioè dal pensiero discorsivo, il quale scinde nella dualità giudicante del soggetto e del predicato l’unità dell’oggetto del pensiero noetico, cioè dell’intuizione...
Nella logica aristotelica, riferito a ciò che separa una cosa da un’altra, che nega l’appartenenza di un predicato a un soggetto. La teologia a. (in opposizione alla catafatica) è quella che procede alla conoscenza di Dio per via di negazioni,...