parlamentare2
parlamentare2 v. intr. [der. di parlamento nel sign. ant. e generico] (io parlaménto, ecc.; aus. avere). – 1. Trattare a voce con i membri di un organo nemico per decidere sulla condotta [...] delle operazioni, concludere una tregua, un armistizio, e sim., detto soprattutto delle persone inviate a tale scopo dalle competenti autorità. Per estens., trattare con un avversario, con persone che siano comunque in atteggiamento ostile: due ...
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parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha [...] ; chi parla di andarci personalmente?; parla spesso di volersi ritirare in campagna; si parlava di arrendersi, di chiedere un armistizio. d. Alludere, riferirsi a qualcuno o a qualche cosa: di chi, di che stai parlando?; di quale giorno volete ...
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preda
prèda s. f. [lat. praeda]. – 1. a. Ciò che si prende con un atto di violenza; per lo più in senso concr., l’insieme dei beni di cui ci si impadronisce durante rapine, saccheggi, azioni belliche [...] stato nemico siti nel suo stesso territorio, o, infine, per effetto delle clausole delle convenzioni di capitolazione e di armistizio; p. marittime, navi e merci di proprietà nemica che uno stato belligerante può catturare o confiscare nel corso ...
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plenipotenziario
plenipotenziàrio agg. [der. di plenipotenza]. – Che è investito di pieni poteri, relativamente alle trattative e alla conclusione di un determinato accordo, spec. di carattere internazionale: [...] successivamente da altri organi statali); anche come sost.: sono arrivati i p. per trattare le condizioni dell’armistizio. In partic., ministro p., agente diplomatico permanente di rango inferiore all’ambasciatore (in passato, rappresentante dello ...
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quarantacinque
agg. num. card. [comp. di quaranta e cinque], invar. – Numero composto di quaranta più cinque, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 45, in numeri romani XLV): disco a q. giri [...] nella pubblicistica politica, il governo presieduto da P. Badoglio, che, formato il 25 luglio 1943 alla caduta del regime fascista, abbandonò Roma la sera dell’8 settembre, dopo avere annunciato l’armistizio concluso con gli alleati anglo-americani. ...
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Cessazione delle operazioni di guerra tra eserciti belligeranti e l’accordo con il quale questi convengono di sospendere le ostilità. L’a. non fa cessare lo stato di guerra e lascia immutati i diritti e i doveri dei neutrali e dei belligeranti.
Nella seconda Guerra mondiale. - Spesso le ostilità non terminarono con un vero e proprio armistizio, ma con la semplice resa militare. Il comando militare polacco ordinò la cessazione delle ostilità militari il 17 settembre 1939, ma in realtà...