numerazione
numerazióne s. f. [dal lat. numeratio -onis (der. di numerare «numerare») «pagamento in contanti» e nel lat. tardo «conteggio»]. – 1. In matematica, numerazione, o sistema di n., il sistema [...] . 2. Nell’uso com., l’atto, l’operazione di numerare, ossia il procedimento con cui vengono contraddistinti mediante numeri i singoli elementi di una successione o, in genere, di un insieme, e anche il risultato di tale operazione: procedere alla n ...
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conversione
conversióne s. f. [dal lat. conversio -onis, der. di convertĕre «convertire»]. – 1. Rivolgimento, movimento di un corpo nello spazio intorno a un altro corpo; in partic., movimento di rivoluzione [...] gli elementi; c. di un decreto legge, atto con cui il parlamento approva il contenuto di un decreto legge (entro trasformazione di un segnale analogico, cioè continuo, in uno digitale, cioè in una successione numerica, mediante operazioni di ...
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termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: [...] quelli entro i quali deve essere compiuto un determinato atto processuale per avere efficacia: t. legali, t. t. di una successione, i suoi elementi; t. di una proporzione, i quattro numeri che costituiscono la proporzione stessa, ecc.; t. di un ...
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quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero [...] la q. liceo scientifico). Aggiunto a nomi di regnanti o pontefici, per indicare la successione (sempre in numeri romani): Enrico IV, dell’Eneide, il q. capitolo del romanzo; il preludio del q. atto; abito al q. piano. Con usi partic. o specifici: a. ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e [...] medesimo di dare o fare qualcosa, cui non sarebbe tenuto per effetto della sola natura dell’atto, a favore del disponente o di a. Successione ordinata di suoni secondo un ordine prestabilito. Nella tradizione occidentale cólta, la successionedi toni ...
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colonna
colónna s. f. [lat. colŭmna]. – 1. a. Elemento verticale, a sezione per lo più circolare e composto di base, fusto e capitello, atto a resistere al peso di elementi sovrastanti (muro, solaio, [...] nel formato normale è larga 21 mm. h. In geologia, c. stratigrafica, la rappresentazione grafica della successione dei tipi litologici di un certo tratto della superficie terrestre; l’utilizzazione delle colonne stratigrafiche è fondamentale, per es ...
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aperto
apèrto agg. [part. pass. di aprire; lat. apĕrtus, part. pass. di aperire]. – 1. a. Non chiuso: uscio a., finestra a.; il negozio rimane a. fino all’una; sulla scrivania c’era un libro a.; restare, [...] cui si è dato inizio e che sono perciò in atto, non ancora concluse: la seduta è a.; dibattito ancora a.; è una questione sempre a.; successione a.; conto a., non ancora liquidato. Più in partic., di cosa il cui esito è indeciso, quindi ancora ...
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clausola
clàuṡola (ant. clàuṡula) s. f. [dal lat. clausŭla, der. di claudĕre «chiudere»]. – 1. a. Conclusione di uno scritto, di una lettera e sim.; chiusa di un periodo, o di un membro del periodo, [...] nella prosa d’arte antica; c. ritmica, parte finale di una proposizione o di un periodo dell’antica prosa d’arte, considerata dal punto di vista del ritmo dato dalla successionedi sillabe lunghe e brevi variamente unite a formare piedi metrici ...
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ritualizzazione
ritualiżżazióne s. f. [der. di ritualizzare]. – 1. Il fatto di ritualizzare, di venire ritualizzato: r. di un attodi culto, di un sacramento; in usi estens.: r. di una cerimonia ufficiale, [...] . 2. In etologia, la modificazione di un comportamento per cui questo risulta costituito da una successione predeterminata di azioni tale da cambiare significato e assumere una funzione specifica di segnalazione nella comunicazione sociale, come, per ...
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passo2
passo2 s. m. [lat. passus -us, der. di pandĕre «aprire, stendere», part. pass. passus; in origine, quindi, «apertura delle gambe nel camminare; spazio compreso in questa apertura», da cui «passo» [...] indecisione a compiere per la prima volta un determinato atto (anche colpevole), o ad affrontare una nuova situazione di una successione qualunque; per es.: p. di chiodatura, distanza tra due chiodi successivi di una chiodatura; p. di una vite o p. di ...
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Secondo figlio (Greenwich 1491 - ivi 1547) di Enrico VII e di Elisabetta di York, salì al trono nel 1509. Nel 1534 uscì dalla Chiesa di Roma e diede vita alla Chiesa anglicana, di cui si fece proclamare capo. Grazie a questo distacco, in Inghilterra...
Cardinale e umanista (Beverly, Yorkshire, 1469 circa - Londra 1535). Studiò a Cambridge (1483), di cui nel 1497 diveniva master; prete nel 1491, confessore e consigliere di Margherita Beaufort, madre di Enrico VII, ne ebbe grande aiuto nel fare...