acquisto
s. m. [der. di acquistare]. – 1. a. L’atto, il fatto di acquistare, di ottenere cioè la proprietà o il possesso di qualche cosa: a. di una villa, di un podere; beni di recente a.; potere di [...] di un campionato e l’inizio del successivo per l’ingaggio di nuovi giocatori. b. Il modo dell’acquistare o dell’aver acquistato: roba di mal a., acquistata illecitamente; incauto a., in diritto, contravvenzione (più propr. denominata a. di cose di ...
Leggi Tutto
titolo
tìtolo s. m. [dal lat. titŭlus]. – 1. Con riferimento all’antichità romana (per la quale è di uso frequente, anche oggi, la forma lat. titulus), iscrizione apposta alle immagini degli antenati; [...] multipli di quello base). Per i t. atipici, v. atipico. b. Con riferimento a concorsi per uffici governativi o in aziende private, indicare il merito che fa degni di qualche cosa: ha acquistato molti t. alla nostra riconoscenza; quel che ha fatto mi ...
Leggi Tutto
boa1
bòa1 s. f. [dal genov. boa, prob. di origine germ.]. – 1. Nome generico di galleggianti di forme svariate, solidamente fissati con catene al fondo del mare, di laghi, ecc., e che vengono generalmente [...] riferita a imbarcazioni, ha lo stesso sign. dell’espressione chiavi in mano relativa all’acquisto di automobili (v. chiave, n. 1 b), indica cioè il prezzo d’acquisto, comprensivo di tasse, bolli, ecc., pagato il quale si ha la completa possibilità d ...
Leggi Tutto
prelazione
prelazióne s. f. [dal lat. praelatio -onis, der. di praeferre «preferire», part. pass. praelatus]. – 1. a. Il preferire, l’essere preferito; preferenza accordata a persona o cosa rispetto [...] o cose analoghe. b. Diritto di essere preferito ad altri, fondato sulla legge o sulla volontà delle parti; più in partic., priorità assoluta accordata o concessa dalla legge per l’esercizio di un diritto e soprattutto per l’acquisto di un bene ...
Leggi Tutto
mercato
s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto [...] fare un cattivo m., un contratto di compra o vendita svantaggioso. b. Di qui, per estens., il prezzo corrente di una merce, lodi, titoli, onori a buon m., distribuiti con larghezza; fama acquistata a buon m., con poca fatica; cavarsela a buon m., ...
Leggi Tutto
spesa
spésa s. f. [lat. tardo expēnsa (pecunia, cioè «denaro speso»), part. pass. di expĕndere: v. spendere]. – 1. a. L’atto dello spendere; anche, la somma di denaro che si spende o si cede in cambio [...] partic., nella polemica pubblicistica, s. proletaria, sinon. per ironia di esproprio proletario (v. proletario). b. Nell’uso fam., sempre al sing., gli acquisti che si fanno ogni giorno, o quasi ogni giorno, dei generi alimentari o dei prodotti di ...
Leggi Tutto
levata
s. f. [der. di levare]. – 1. a. L’atto del levare, del levarsi: la l. del Sole, della Luna; l. delle lettere, dalle cassette postali: prima, seconda l., ora di levata. Il levarsi da letto (spec. [...] ), atto improvviso di ribellione, dimostrazione ostile e clamorosa di più persone insieme; in origine, riferito ai legionarî romani. b. Prelevamento, acquisto di mercanzie all’ingrosso dal luogo di produzione o da un deposito; oggi si dice spec. dell ...
Leggi Tutto
invenzione
invenzióne s. f. [dal lat. inventio -onis «atto del trovare; capacità inventiva», der. di invenire «trovare», part. pass. inventus]. – 1. L’azione d’inventare e, concr., la cosa stessa inventata. [...] Nel linguaggio giur., il ritrovamento di un tesoro nascosto o il rinvenimento di un oggetto smarrito, come modo di acquisto originario della proprietà. b. Nel linguaggio eccles., il ritrovamento di una reliquia: l’i. del corpo di un santo; l’i. della ...
Leggi Tutto
salario2
salàrio2 s. m. [dal lat. salarium (neutro sostantivato dell’agg. salarius, der. di sal salis «sale»), propriam. «razione di sale», poi «indennità per l’acquisto di sale e di altri generi alimentari [...] di contingenza che, applicata a quello, ne salvaguarda il potere d’acquisto (tale parte del salario, una volta abolita la scala mobile, v al netto delle ore impiegate per la formazione del lavoratore. b. Nel linguaggio econ., con sign. più ampio, la ...
Leggi Tutto
vendita
véndita s. f. [der. di vendere; cfr. lat. vendĭtus, part. pass. di vendĕre]. – 1. a. L’azione di vendere, il fatto di venire venduto: con il ricavo della v. della fattoria ho comprato una casa [...] del 5 gennaio; mettere in v., proporre all’acquisto; essere in v., essere proposto all’acquisto: la merce esposta non è in v. (anche squadra o società, per una o più stagioni calcistiche. b. In diritto civile, contratto di vendita (o di compravendita ...
Leggi Tutto
Giureconsulto, nato a Cheapside (Londra) il 10 luglio 1723, morto il 10 luglio 1780. Ammesso al patrocinio legale nel 1746, nel 1749 succedette allo zio Seymour Richmond nella carica di recorder (pubblico ufficiale che attende alla tenuta degli...
. Nome ufficiale, assunto all'atto del conseguimento dell'indipendenza (30 settembre 1966), dall'ex protettorato britannico dal Bechuanaland (v. beciuania; VI, p. 466; App. I, p. 213; III, 1, p. 213). Su una superficie di 600.372 km2, il B....