Schadenfreude (schadenfreude) s. f. inv. Il piacere maligno che si prova di fronte agli insuccessi e alle sfortune altrui. ◆ Non vi può essere né vi è una briciola di Schadenfreude (parola tedesca intraducibile [...] la Schadenfreude? Innanzitutto una parola tedesca composta da Schaden (danni) e Freude (gioia, quella dell'Inno di Beethoven), detta intraducibile perché non ha un termine unico corrispondente nelle lingue di molti paesi e costringe a ricorrere a ...
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quartettistico
quartettìstico agg. [der. di quartetto] (pl. m. -ci). – Relativo al quartetto musicale: musica q.; la tradizione q. nei secoli 18°-19°; la produzione q. di Mozart e Beethoven. ...
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minuetto
minüétto s. m. [dal fr. menuet, in origine agg. col sign. di «assai minuto» (der. di menu «minuto, piccolo», che è il lat. minutus: v. minuto1); così detto prob. per i brevi passi che gli sono [...] tempo di Luigi XIV, grande favore nella società aristocratica; nella seconda metà del Settecento e nel primo Ottocento figura come terzo tempo nelle sinfonie, sonate, quartetti e forme analoghe: i m. di Bach, di Boccherini, di Mozart, di Beethoven. ...
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patetico
patètico agg. [dal lat. tardo pathetĭcus, gr. παϑητικός, der. di πάϑος «sofferenza»] (pl. m. -ci). – 1. a. Di opera, situazione, episodio, atteggiamento e sim. che suscitano un sentimento di [...] . c. Sostantivato al femm., Patetica, titolo comunem. dato alla sonata per pianoforte in do minore op. 13 (1798) di L. van Beethoven e alla sesta sinfonia in si minore op. 74 (1893) di P. J. Čajkovskij. 2. In anatomia, nervo p., altro nome ...
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pathos
pàthos ‹pàtos› s. m. [dal gr. πάϑος «sofferenza», der. del tema παϑ- del verbo πάσχω «soffrire»]. – 1. Termine tecnico della retorica greca (di origine peripatetica) che indica l’insieme di passionalità, [...] , scena, o sinfonia, dipinto, gruppo statuario, atteggiamento, espressione, ecc., ricchi di p., densi di p.; il p. delle sculture di Scopa, della musica di Beethoven. Per estens., impeto, calore, intensità emotiva: una perorazione ricca di pathos. ...
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patria
pàtria s. f. [dal lat. patria, propr. femm. sostantivato (sottint. terra) dell’agg. patrius «paterno»: v. patrio]. – 1. a. Il territorio abitato da un popolo e al quale ciascuno dei suoi componenti [...] soprattutto con riferimento a personaggi storici, ma in passato anche con uso più generico: Bonn è la p. di Beethoven; Certaldo, p. del Boccaccio; li parenti miei furon lombardi, Mantovani per patrïa ambedui (Dante, parlando dell’origine di Virgilio ...
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esecutore
eṡecutóre s. m. [dal lat. exsecutor -oris, der. di exsĕqui «eseguire»]. – 1. (f. -trice) Chi esegue: e. degli ordini, delle leggi; l’e. materiale di un delitto (in contrapp. al mandante e all’ideatore); [...] di interprete e attore); chi interpreta, con la voce o con uno strumento, brani musicali: è un meraviglioso e. delle Sonate di Beethoven (anche assol.: vale più come e. che come autore); al plur., parlando di uno spettacolo d’opera o di un concerto ...
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presto1
prèsto1 agg. e avv. [lat. tardo praestus, der. dell’avv. praesto, presente nella locuz., già lat. class., praesto esse «essere pronto, essere a disposizione»; l’uso avverbiale ital., secondo [...] di superlativo prestissimo, con cui si indica comunem. la più rapida delle indicazioni di andamento. Per estens., il pezzo da eseguirsi in tale movimento: il p. agitato della sonata «Al chiaro di luna» di Beethoven. ◆ Avv. prestaménte, v. la voce. ...
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romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. [...] e patetico: le r. (vocali) di Gounod, una r. di Tosti; le r. per oboe e pianoforte di Schumann; una r. di Beethoven; le «Romanze senza parole» (per pianoforte) di Mendelssohn. In partic., tempo di romanza, tempo di concerti e sinfonie: il tempo di r ...
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turco1
turco1 agg. e s. m. (f. -a) [dall’arabo turk (plur. di turkī) «le genti turche», che è dal pers. turkī o turk; in turco osmanico türk «turco»] (pl. m. -chi). – Della Turchia, stato storico e moderno, [...] nelle opere Il ratto del serraglio di Mozart, Abu Hassan di Weber e nelle musiche di scena Le rovine di Atene di Beethoven; Mozart intitolò Alla turca anche il finale della sonata per pianoforte in la maggiore K 331, per il carattere assai marcato e ...
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Musicista (Bonn 1770 - Vienna 1827). Contemporaneo e lettore di I. Kant, W. Goethe e F. Schiller, incarna la nuova figura del compositore moderno: con lui l'espressione dell'interiorità dell'artista e delle sue dolorose vicende esistenziali...
Donatella Melini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo aver vissuto a Bonn, nel 1792 Beethoven si trasferisce definitivamente a Vienna, dove si afferma come il più importante...