marzo
s. m. [lat. Martius (mensis), der. di Mars Martis «Marte», a cui era dedicato]. – Terzo mese dell’anno nel calendario giuliano e gregoriano, il primo nell’antico calendarioromano: m. pazzo (o [...] pazzerello), perché il tempo vi è spesso incostante; fig., esser nato di m., di persona che ha carattere capriccioso e volubile. Le idi di m., il 15 marzo del 44 a. C., quando fu ucciso Cesare. Campo di ...
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luglio
lùglio s. m. [lat. (mensis) Iūlius, in onore di Giulio Cesare, nato in questo mese]. – Settimo mese dell’anno nel calendario giuliano e gregoriano, il quinto nell’antico calendarioromano. Modi [...] prov.: vendere il sol di l., far parere rara o preziosa una cosa di cui c’è abbondanza, promettere o vantare come cosa propria ciò che ognuno può avere con facilità; farsi onore col sol di l., vantarsi ...
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settembre
settèmbre s. m. [lat. septĕmber -bris, agg. (sottint. mensis «mese»), der. di septem «sette»]. – Il nono mese dell’anno nel calendario giuliano e gregoriano, il settimo (donde il nome) nell’antico [...] calendarioromano. Le stragi di s., le stragi eseguite dai rivoluzionarî francesi nei primi giorni del settembre 1792. S. nero (in arabo Ailūl al-aswad), formazione terroristica palestinese costituita nel settembre 1970; nel nome vuole ricordare la ...
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agosto2
agósto2 s. m. [lat. tardo agŭstus per il class. augŭstus, in onore di Augusto imperatore]. – L’ottavo mese dell’anno nel calendario civile; corrisponde al sesto dell’antico calendarioromano, [...] in cui era detto sestile (v.). Locuzioni: vendere il sole d’a., offrire cose molto comuni o, fig., dire cose ovvie, presentandole come peregrine (cfr. il più com. vendere il sol di luglio); tondo come ...
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centesima
centèṡima (poet. centèsma) s. f. [dall’agg. centesimo]. – 1. Centesima parte di una cosa. 2. ant. Una sorta di usura. 3. Differenza fra l’anno astronomico e l’anno del calendario giuliano, [...] che fu corretta nel calendario gregoriano rendendo non bisestili gli anni centenarî non multipli di 400 (1700, 1800, 1900, ecc negletta (Dante). 4. Imposta dell’1% su tutte le vendite all’asta, introdotta nell’Impero romano da Augusto l’anno 6 d. C. ...
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nefasto
agg. [dal lat. nefastus, comp. della negazione ne e fastus: v. fasto1]. – 1. a. Nel diritto romano, era così definito tutto ciò che non era permesso dalla legge divina. In partic., giorni n., [...] nel calendarioromano (contrassegnati con la lettera N), quelli in cui, per motivi religiosi, non era lecito sacrificare, iniziare imprese, trattare affari giudiziarî, ecc.; per estens., nell’uso mod., giorni di gravi lutti e sciagure: il giorno n. ...
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memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati [...] aventi funzioni di programmazione o di registrazione: m. della lavatrice, m. degli ascensori automatici. 6. Nel nuovo calendario liturgico romano, il giorno in cui si celebra la memoria (obbligatoria o facoltativa) della Madonna o di un Santo. ◆ Dim ...
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autunno
1. MAPPA L’AUTUNNO è la terza delle quattro stagioni dell’anno, compresa fra l’estate e l’inverno; nel nostro emisfero, cioè nell’emisfero settentrionale, inizia il 23 settembre e termina 21 [...] (l’a. del Medioevo, Rinascimento; l’a. dell’Impero Romano).
Citazione
Come d’autunno si levan le foglie l’una appresso dell ad una, per cenni come augel per suo richiamo.
Dante, Inferno
Vedi anche Calendario, Clima, Estate, Inverno, Primavera, Tempo ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico [...] : latino o romano, greco, armeno, ecc.) comprende, nel suo rituale svolgimento secondo il messale romano, due parti, neri in passato, oggi viola, compatibilmente però con il calendario liturgico), viene celebrata in suffragio di defunti nel giorno ...
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ceretano
agg. [dal lat. Caeretanus]. – Di Cere, antica città dell’Etruria, oggi chiamata Cervèteri: idrie c., vasi del 6° sec. a. C. attribuiti a ceramisti ionici; fasti c., frammenti dell’antico calendario [...] romano trovati a Cere. ...
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Nell’antico calendario romano, i giorni dell’anno, indicati con la sigla F., in cui era lecita (fas) la trattazione degli affari pubblici e privati (contrapposti a nefasti). Il termine significò presto il calendario stesso. Dei calendari lapidei...
Nel calendario romano (che ne derivò il nome) il primo giorno del mese, sacro a Giunone, nel quale il pontefice minore annunziava al popolo radunato davanti alla curia calabra se le none sarebbero cadute il 5 o il 7 del mese.
Calendimaggio Il...