guardaportone
guardaportóne s. m. e f. [comp. di guarda- e portone]. – Portiere in livrea di palazzi principeschi, di teatri e alberghi di lusso, di edifici in cui hanno sede pubblici uffici (Camera [...] deideputati, Senato, ministeri e sim.). ...
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chiama
s. f. [der. di chiamare]. – Il chiamare per nome e secondo un certo ordine le persone che sono o dovrebbero trovarsi in un luogo, per accertarne la presenza (più com. appello): fare la ch. degli [...] scolari; rispondere alla ch.; mancare alla chiama. In partic., la verifica, per appello, del numero legale per la validità delle sedute della Cameradeideputati o del Senato. Raro col senso di chiamata, richiamo. ...
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vicepresidente
vicepresidènte s. m. e f. [comp. di vice- e presidente]. – Chi ha il rango immediatamente inferiore a quello di presidente, e sostituisce o coadiuva il presidente nelle sue funzioni: il [...] v. o la v. di un’associazione, di un consiglio regionale, della Cameradeideputati. ...
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emiciclo
s. m. [dal lat. tardo hemicycl(i)us, gr. ἡμίκυκλος agg., ἡμικύκλιον s. neutro, comp. di ἡμι- «mezzo» e κύκλος «cerchio»]. – Spazio semicircolare che, in un edificio o in un complesso di edifici, [...] dalla disposizione a semicerchio delle parti circostanti. In partic., lo spazio che si trova al centro di grandi sale per assemblee e riunioni, delimitato dai sedili circostanti disposti a semicerchio: l’e. della Cameradeideputati a Montecitorio. ...
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scupcina
scùpcina s. f. [adattam. ital. del serbocr. skupština «assemblea», der. del verbo skupiti «mettere insieme», skupiti se «riunirsi»]. – Propriam., assemblea, adunanza. Per antonomasia fu così [...] chiamata la cameradeideputati in Serbia (dal dicembre 1858) e poi in Iugoslavia sino all’avvento del regime comunista di Tito. ...
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urlocrazia
s. f. Il potere derivante dal sapersi imporre, dal saper far valere le proprie richieste, arrivando perfino a urlare. ◆ Secondo gli autori [Andrea Monorchio e Luigi Tivelli] la vita politica [...] nel modo di far politica in Italia, racchiuso nell’ultimo libro di Luigi Tivelli. L’autore, consigliere parlamentare della Cameradeideputati e commis di Stato al servizio di vari governi, nel suo «Questionando. Le sei questioni che bloccano l ...
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federalismo unitario
loc. s.le m. Struttura federale di uno Stato che mantiene un solido equilibrio negli interessi e nei sentimenti unitari. ◆ La «cornice di sistema», dicono all’unisono [Francesco] [...] (Giornale, 13 agosto 2003, p. 6, Interni) • La decisione parlamentare, anche se dovrebbe essere incentrata sulla Cameradeideputati, al fine di far valere le esigenze di indirizzo politico del Governo, vedrebbe comunque la partecipazione del Senato ...
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finiano
s. m. e agg. Sostenitore e seguace della linea politica di Gianfranco Fini, presidente della CameradeiDeputati; che si richiama a Gianfranco Fini. ◆ [tit.] Il retroscena / Nel governo la partita [...] è tra An e Fi / Si apre lo scontro tra finiani e azzurri per il controllo dello sport (Libero, 21 agosto 2002, p. 3, Anzitutto) • «Se dovessi dare un nome a questa platea direi che è la destra italiana ...
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tornata
s. f. [der. di tornare; nel sign. 3, dal provenz. tornada]. – 1. a. ant. o pop. Ritorno: nel suo letto il mise e dissegli che quivi infino alla sua t. si stesse (Boccaccio); fare t., fare ritorno. [...] ’accademia della Crusca; t. ordinaria, straordinaria. Il termine, oggi poco com., era ancora usato in alcuni atti ufficiali della Cameradeideputati fino al 1938 e del Senato fino al 1933 (oggi seduta). Riferito talora, per estens., anche a turni di ...
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banco
s. m. [dal germ. bank «panca»] (pl. -chi). – 1. a. Panca; mobile che serve come sedile per più persone e che nella sua forma più semplice e pratica consiste in un piano di legno sostenuto alle [...] di un’assemblea, e in partic. dell’assemblea legislativa (camera e senato), dove, al sing. e al plur., indica anche i singoli settori: il b. della presidenza, il b. del governo; i b. deideputati, dei senatori; i b. di destra, di centro, di sinistra ...
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Membro della Camera dei deputati. In Italia è eleggibile a d. ogni elettore che, nel giorno delle elezioni, abbia compiuto i 25 anni di età, salvi i casi di ineleggibilità e incompatibilità. Il termine è usato anche per indicare i membri del...
Camera dei deputati della Danimarca, in seguito all’introduzione del regime rappresentativo in quel paese in virtù della legge fondamentale del 5 giugno 1849; per la Costituzione del 1953, Camera unica.