deportare
v. tr. [dal lat. deportare (comp. di de- e portare «portare»), attraverso il fr. déporter] (io depòrto, ecc.). – Condannare alla pena della deportazione; più com., trasportare, accompagnare [...] : Pellico fu deportato nella fortezza dello Spielberg; anche, trasferire coattivamente in campidi lavoro o di concentramento (talora anche disterminio) lontani dalla madrepatria gruppi o masse di cittadini, perché invisi o sospetti, o come misura ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, [...] venefici prigionieri di guerra e internati per motivi politici o razziali nei campidisterminio istituiti dalla questo si trova nella sua posizione più elevata. Nelle armi da fuoco, c. di scoppio, c. a bossolo o a polvere, c. del proietto, la parte ...
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soluzione
soluzióne s. f. [dal lat. solutio -onis, der. di solvĕre «sciogliere», part. pass. solutus]. – 1. a. Lo sciogliere, lo sciogliersi, l’essere sciolto, di una sostanza, solida o liquida, in un’altra, [...] il termine ted. Endlösung usato dal nazismo per indicare il programma politico disterminio degli ebrei, attuato a partire dal 1941 mediante le deportazioni di massa e, soprattutto, i campidi concentramento con le camere a gas. 3. Nel diritto romano ...
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concentraménto, campi di Luoghi di internamento e di restrizione della libertà personale per soldati nemici catturati e civili considerati pericolosi per l'ordine interno. La prima applicazione su vasta scala dell'internamento di civili si ebbe...
Termine ebraico («tempesta devastante», dalla Bibbia, per es. Isaia 47, 11) col quale si suole indicare lo sterminio del popolo ebraico durante il Secondo conflitto mondiale; è vocabolo preferito a olocausto in quanto non richiama, come quest’ultimo,...