fonditrice
s. f. [der. di fondere]. – Apparecchiatura atta a eseguire la fusione di un metallo o di una lega; il termine è riferito soprattutto ad apparecchi di dimensioni limitate, a funzionamento spesso [...] automatico, come, per es., le fonditrici per la fabbricazione dei caratteritipografici. ...
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scompleto
scomplèto agg. [der. di completo, col pref. s- (nel sign. 1)]. – Non completo, mancante di uno o più elementi, detto di un gruppo o di una serie che ha valore e funzionalità solo se completo [...] di tutti gli elementi che lo costituiscono: una collezione, un’opera s.; una serie di francobolli, di caratteritipografici s.; di quella rivista mi è rimasta qualche annata scompleta. ...
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rifondere
rifóndere (letter. ant. rifùndere) v. tr. [dal lat. refundĕre, propr. «riversare», comp. di re- e fundĕre «versare»] (coniug. come fondere). – 1. a. non com. Versare nuovamente (un liquido [...] sign. di fondere; e quindi: a. Di metalli: r. l’oro; r. una statua di bronzo; r. una serie di caratteritipografici. b. Di scritti, rimaneggiarli, ricomporli, cambiando o modificando: rifuse la sua relazione, accorciandola molto; l’articolo è stato ...
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paragonaggio
paragonàggio s. m. [der. di paragonare]. – In tipografia, allineamento orizzontale dei caratteritipografici di corpo, occhio e stile diversi, posti sulla stessa riga. ...
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faccia
fàccia s. f. [lat. facies «forma, aspetto, faccia», affine a facĕre «fare»] (pl. -ce). – 1. a. Parte della testa dell’uomo, situata inferiormente alla parte anteriore del cranio, costituita da [...] di essi): la f. anteriore, posteriore, o laterale, dorsale, ventrale; le due f. d’unione, di congiunzione, ecc. Nei caratteritipografici: f. superiore, quella che porta in rilievo la lettera; f. inferiore, l’opposta; f. laterali, quelle che stanno a ...
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mignona
mignóna s. f. [dal fr. mignonne, femm. di mignon (v.)]. – Termine con cui è stato talora indicato il corpo 7 di alcuni caratteritipografici. ...
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fondere
fóndere v. tr. [lat. fŭndĕre «versare»] (io fóndo, ecc.; pass. rem. fuṡi, fondésti, ecc.; part. pass. fuṡo, ant. fonduto). – 1. ant. Versare, spargere copiosamente: f. lacrime, f. sangue; fig., [...] , e in partic. statue e altre opere di scultura in bronzo, gettando il metallo fuso nella forma: f. una serie di caratteritipografici; f. il blocco dei cilindri di un motore; f. una campana, un cannone; f. un gruppo equestre. c. Riferito a motori ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo [...] la definizione, o risoluzione, di dispositivi per produrre caratteri e immagini, quali stampanti e schermi di monitor di b. Unità di misura di lunghezza usata in tipografia (propriam. p. tipografico) per il materiale di composizione, equivalente a ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in [...] nome anche quegli elementi di altezza ridotta rispetto ai caratteri, che non vengono stampati, ma servono a distanziare fra loro parole, linee e pagine; si tratta dei cosiddetti bianchi tipografici, che si suddividono in bianchi lineari (interlinee ...
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quadratura
s. f. [dal lat. tardo quadratura, der. di quadrare «ridurre a quadrato»]. – 1. a. L’operazione, il fatto di quadrare, di ridurre a forma quadrata: q. di un foglio di carta; q. di un terreno [...] , tra cui esiste una differenza di fasi di un quarto di periodo. 4. In tipografia, nella composizione a caratteri mobili, il gruppo di bianchi tipografici di spessore uguale o maggiore, e di altezza inferiore, rispetto al corpo adoperato, che ...
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. Sono parallelepipedi o prismi quadrangolari di metallo fuso, ordinariamente lega di piombo, antimonio e stagno. All'estremità superiore recano in rilievo le figurazioni delle lettere dell'alfabeto, i segni della punteggiatura o altro. I primi...
Orefice, medaglista, incisore di caratteri tipografici (m. 1527), attivo a Perugia nei primi decennî del sec. 16º. Incise il corsivo impiegato da Ludovico Vicentino nell'edizione della Sofonisba di G. G. Trissino (1524).