astinenza
astinènza s. f. [dal lat. abstinentia, der. di abstĭnens -entis «astinente»]. – Genericam., l’astenersi abitualmente o temporaneamente da qualche cosa, e in partic. dai cibi, dalle bevande [...] più aggiunto di gravità che tolto d’espressione (Manzoni). Nel linguaggio eccles., l’astenersi da determinati cibi, soprattutto le carni, in giorni prescritti dalla Chiesa (per es., il mercoledì delle ceneri, il venerdì santo, ecc.): giorni di a ...
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infarcire
v. tr. [dal lat. infarcire (o infercire), comp. di in-1 e farcire «farcire»] (io infarcisco, tu infarcisci, ecc.). – Riempire, imbottire di carne o di condimento, nella preparazione delle carni [...] insaccate o per fare il ripieno di una vivanda: i. un pollo; carni infarcite; in questa accezione è però molto meno com. di farcire. Più spesso il verbo è usato in senso fig., con riferimento a scritture: i. un libro di note, un discorso con pesanti ...
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norcino
agg. e s. m. (f. -a). – 1. Propr., di Nòrcia, relativo o appartenente a Norcia, abitante di Norcia, città in prov. di Perugia, famosa tra l’altro per l’industria tradizionale della salatura e [...] 2. s. m. (f. -a) Per antonomasia, chi fa il mestiere di castrare i maiali, di macellarli, e di lavorarne e venderne le carni: chiamare il n.; fare il norcino. In usi fig. (oggi poco com.), chirurgo da strapazzo, e, in espressioni come parere un n. e ...
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bianco
1. MAPPA Nel linguaggio scientifico, il colore BIANCO si definisce come la sensazione visiva prodotta dalla luce solare, la cui caratteristica è quella di contenere tutti i colori fusi insieme. [...] ). 3. In alcuni casi può indicare qualcosa di non proprio bianco, ma più chiaro di qualcos’altro (pane b.; uva bianca; carni bianche). 4. Riferito al colorito di una persona, significa pallido (b. come un cencio). 5. Il sostantivo, oltre al colore ...
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sapore
1. MAPPA Il SAPORE è ciascuna delle sensazioni specifiche del gusto, provocata dal contatto delle sostanze alimentari con i recettori nervosi che si trovano sulla lingua; si distinguono cinque [...] sapori fondamentali: il dolce, l’amaro, l’acido, il salato e l’umami, il gusto tipico delle cose saporite come formaggi e carni (avere molto, poco, nessun s.; essere senza s.; un s. gradevole, un cattivo s.; una bevanda di s. dolciastro; sostanza di ...
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empanada s. f. (più spesso al pl., nella forma non adattata sp. empanadas) Specialità gastronomica dei Paesi dell’America latina, originaria della Galizia iberica, consistente in un panzerotto, solitamente [...] a forma di mezzaluna, ripieno di carne o di pesce, uovo e verdure varie, che viene cotto al forno. ◆ Ecco , p. 29, Storie d’estate) • In primissimo piano, le carni (filetti in numerose declinazioni, controfiletto, tartare...). Ma vanno bene pure le ...
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sampietro
sampiètro (o sampièro; anche 'San Piètro', e più com. 'pésce san Piètro') s. m. [dal nome dell’apostolo Pietro, per ragioni variamente spiegate]. – Pesce teleosteo (Zeus faber) dell’ordine [...] , bocca molto protrattile, due pinne dorsali (la prima con una decina di raggi spinosi molto allungati), due anali; è di color grigio argenteo con una grande macchia nera orlata di bianco su ciascun fianco; le sue carni sono molto apprezzate. ...
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alalonga
alalònga (o alalunga) s. f. [comp. di ala (cioè «pinna») e longa, lunga]. – Grosso pesce teleosteo (Thunnus alalonga) della famiglia tonnidi, di colore azzurro e argenteo, con le pinne pettorali [...] lunghe: si trova presso le coste atlantiche (dove si pesca con l’amo) e nel Mediterraneo merid., spec. in Sicilia (dove si pesca con la rete detta alalongara); può raggiungere il peso di mezzo quintale e ha carni più pregiate di quelle del tonno. ...
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sanare
v. tr. [lat. sanare, der. di sanus «sano»]. – 1. a. Guarire un male fisico: s. una ferita, un mal di stomaco; restituire alla salute una persona malata o anche un animale: s. un ferito grave, [...] con riferimento ad animali: s. gli agnelli, i maiali; s. le porcelle significa castrarle ... perché ingrassino meglio, e abbiano carni più delicate (C. Levi). ◆ Part. pass. sanato, anche come agg.: la ferita sembra ormai del tutto sanata; nel paese ...
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stracciare
v. tr. [lat. pop. *extractiare, der. di tractus, part. pass. di trahěre «tirare»] (io stràccio, ecc.). – 1. a. Rompere e ridurre in brandelli un oggetto di carta o di stoffa; lacerare, strappare: [...] bozzoli sfarfallati, trarne la seta con pettine di ferro o con altro apposito arnese. c. ant. Lacerare, dilaniare le carni: preseli ’l braccio col runciglio, Sì che, stracciando, ne portò un lacerto (Dante); quando veggono venirvi un cane forestiere ...
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Nome dato nell'antichità agli abitatori dei declivî meridionali delle Alpi Carniche, dai quali ha poi tratto il nome la Carnia (v.).
La topografia antica di tutta la regione è poco nota; certo è che i Carni confinavano ad E. con popolazioni...
Parte muscolare del corpo dell’uomo e degli animali.
Alimentazione
La c. come alimento
Dal punto di vista nutrizionale, il termine c. indica qualsiasi taglio proveniente dalle masse muscolari degli animali (v. fig.), indipendentemente dalla...