sboccare
v. intr. e tr. [der. di bocca, col pref. s- (nel sign. 5 e, per singole accezioni, nel sign. 2 e 3)] (io sbócco, tu sbócchi, ecc.). – 1. intr. (aus. essere) a. Passare da un luogo o da un percorso [...] stretto, coperto a un luogo aperto: il passaggio sotterraneo sbocca al di là del muro di cinta del castello. b. Con riferimento a corsi d’acqua, spec. fiumi e canali, sfociare, gettarsi nel mare, in laghi o in un altro fiume: l’Arno sbocca nel ...
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spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente [...] pratica dello spiritismo: evocare gli s., mettersi in comunicazione con gli spiriti. Più genericam., fantasma, spettro: un castello infestato dagli s.; credere agli s., all’esistenza dei fantasmi; avere paura degli s.; anche, genio, ossia essere ...
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rudere
rùdere (raro rùdero) s. m. [dal lat. rudus -dĕris]. – 1. Si usa quasi sempre al plur., per indicare avanzi di costruzioni edilizie o di statue antiche: i r. del castello, delle mura, del ponte [...] romano; i r. di Ostia antica; pochi r. coperti di rovi; animali, piante che vivono tra i r.; nel sing.: una casa ridotta ormai a un rudere; un informe rudero di torraccia corsara verso il mare (Cardarelli). ...
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sedere2
sedére2 v. intr. [lat. sĕdēre «stare seduto», diversificato da sīdĕre «sedersi, mettersi a sedere»] (pres. indic. sièdo [letter. sèggo, ant. o poet. sèggio], sièdi, sediamo [ant. o poet. seggiamo], [...] e talento d’irne dove Siede la gran cittade in ripa al fiume (T. Tasso). Di edifici, essere posato, sorgere: il castello, la rocca, siede sulla cima del monte; ne le campagne apriche Ove il gran tempio siede (Parini, con riferimento metaforico al ...
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carta
s. f. [lat. charta (dal gr. χάρτης), che indicava dapprima il foglio di papiro, charta papyri, usato per scrivere, poi la pergamena, charta pergamena, e infine, dal medioevo, il tipo di carta moderna]. [...] c. (v. tigre, n. 1 c). Con sign. simile, ma con riferimento alle carte da gioco (v. oltre, al n. 4), l’espressione castello di carte, a proposito di progetto o impresa senza basi e che, di fronte alla realtà, si dimostra irrealizzabile. 2. a. Foglio ...
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adagiare
v. tr. [der. di agio] (io adàgio, ecc.). – 1. Collocare, deporre con molto riguardo: a. su un letto, sul divano; a. il bambino nella culla; su ’l terren nudo Cerca a. il travagliato fianco (T. [...] cose, posare con cura. Ant., collocare ad agio, sistemare, accomodare, persone o animali: gli ospiti furono adagiati nel castello; nell’alberghetto entrati, primieramente i lor ronzini adagiarono (Boccaccio). 2. rifl. e intr. pron. a. Mettersi comodo ...
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addentellare
v. tr. [der. di dentello] (io addentèllo, ecc.). – 1. Munire di dentelli (un muro e sim.). 2. Nel rifl., unirsi, congiungersi strettamente, innestandosi mediante un addentellato (reale o [...] seguente (Leopardi). ◆ Part. pass. addentellato, anche come agg., che ha dentelli o sporgenze: agli addentellati massi aggrappatosi, si portò orizzontalmente con gli occhi al piano del castello (Alfieri). Per l’uso come s. m., v. la voce seguente. ...
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vallata
s. f. [der. di valle]. – Valle ampia e aperta, considerata in tutta la sua estensione longitudinale e trasversale e nel complesso dei suoi aspetti: una v. irrigua, fertile, popolosa; il castello [...] domina tutta la vallata ...
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altero
altèro (ant. o poet. altièro) agg. [der. di alto1]. – 1. ant. Alto, elevato: il castello Ch’or mostro a voi su questo altiero scoglio (Ariosto). 2. fig. a. Maestoso: portamento a.; o anima lombarda, [...] Come ti stavi a. e disdegnosa (Dante); dignitoso: de’ Numi è dono Servar nelle miserie a. nome (Foscolo). b. Fiero: movimento che lasciava trasparire un non so che d’a. e d’inquieto (Manzoni); sola Sei ...
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casa
s. f. [lat. casa, propr. «casa rustica»]. – 1. Costruzione eretta dall’uomo per propria abitazione; più propriam., il complesso di ambienti, costruiti in muratura, legno, pannelli prefabbricati [...] ; c. forte, dimora signorile medievale, per lo più in campagna, che, pur senza avere l’apparato fortificatorio di un castello, poteva all’occorrenza essere difesa dagli assalti esterni; c. torre, v. casatorre; c. mobile, casa prefabbricata, specie di ...
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Architettura
Presso i Romani il castellum era un’opera di fortificazione, generalmente di minore entità rispetto al castrum, lungo i confini dell’Impero. I c. erano temporanei o permanenti: i primi erano semplici ridotte, di forma circolare...
Attualmente frazione del comune di Firenze, mentre fino a una diecina di anni fa era aggregata a quello di Sesto Fiorentino. Si trova a 5 km. da Firenze sulla strada di Rifredi e con stazione sulla direttissima Firenze-Bologna.
La popolazione...