esogeno
eṡògeno agg. [comp. di eso-2 e -geno]. – Che proviene o nasce dal di fuori (contrapp. a endogeno): fattori e., cause esogene. In partic.: a. In geologia, di azioni, forze, fenomeni, ecc., che [...] , di organo che trae origine dalla regione esterna, superficiale, dell’asse generatore, come per es. le foglie rispetto al caule; spore e., quelle che si costituiscono all’esterno della cellula madre (per es. nei basidiomiceti). c. In medicina, che ...
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membro
mèmbro s. m. [lat. mĕmbrum]. – 1. a. Ciascuna delle parti in cui si articola il corpo dell’uomo e degli animali superiori, con riferimento soprattutto agli arti; in questa accezione, si adopera [...] m. virile, o assol. membro, l’organo copulatore dell’uomo, il pene. 2. In botanica, ognuna delle tre parti del cormo (caule, radice e foglia), distinta dalle altre per la morfologia interna ed esterna e per l’origine. 3. a. Ciascuna delle persone che ...
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inserzione
inserzióne s. f. [dal lat. tardo insertio -onis, der. di inserĕre «inserire», part. pass. insertus]. – 1. Atto, operazione, effetto di inserire, nei varî sign. del verbo: interfogliare un [...] In botanica, attacco di un organo appendicolare (filloma), o che appare tale, sull’asse che lo porta: l’i. delle foglie sul caule. 4. In genetica: a. I. di basi, quella che avviene quando, in seguito a mutazione, vengono inserite una o più basi nella ...
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ascellare
agg. [der. di ascella]. – 1. Relativo all’ascella come regione anatomica: cavo o cavità a.; arteria a., arteria che fa seguito alla succlavia e a sua volta si continua nella omerale; temperatura [...] nel cavo dell’ascella (in contrapp. alla temperatura rettale). 2. Relativo all’ascella delle piante: gemma, fiore, spina a., che si sviluppano nell’ascella e precisamente dalla porzione di caule che sta nell’ascella (contrapp. a extrascellare). ...
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mandragora
mandràgora (o mandràgola) s. f. [dal lat. mandragŏras, s. m., gr. μανδραγόρας, di etimo incerto]. – Genere di piante solanacee comprendente poche specie, tra le quali due presenti anche in [...] M. autumnalis con fioritura in autunno, che si trova nei campi o in luoghi incolti e aridi; sono piante con caule molto ridotto o mancante, foglie a rosetta avvolgenti i fiori peduncolati, bianco-verdastri nella prima specie e violacei nella seconda ...
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spinificazione
spinificazióne s. f. [der. di spinificare]. – Trasformazione di un membro della pianta (caule, foglia, radice) in una spina. ...
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asse3
asse3 s. m. [lat. axis]. – 1. a. In senso ampio, l’elemento meccanico, di forma per lo più cilindrica, che, per un corpo girevole intorno a una retta, materializza, opportunamente vincolato, la [...] a. di simmetria binario, ternario, ecc. i. In botanica: a. del germoglio (o semplicem. asse), nelle piante cormofite, sinon. di caule; a. ipogeo (o a. discendente), nelle stesse piante, la radice principale; a. fiorale, l’insieme del peduncolo e del ...
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culmo
s. m. [dal lat. culmus]. – In botanica, il caule delle graminacee e di altre monocotiledoni, erbaceo o legnoso, di solito cavo negli internodî (tranne che nel mais e nella canna da zucchero). ...
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secondario
secondàrio agg. [dal lat. secundarius, der. di secundus «secondo» (agg.)]. – 1. Che viene come secondo, in ordine di tempo e di luogo, e, per estens., d’importanza (si contrappone ora a primario [...] del tutto secondario. 2. Con usi e sign. più particolari nelle varie discipline: a. In botanica, struttura s. del caule e della radice, quella che, dopo la formazione di una struttura primaria, prende origine per attività dei meristemi secondarî (per ...
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emiparassita
s. m. e f. [comp. di emi- e parassita] (pl. m. -i). – In botanica, pianta verde parzialmente autotrofa, che completa la sua nutrizione minerale attaccandosi alla radice o al caule di altri [...] vegetali verdi (come il vischio) ...
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Fusto delle piante non lignificate, che porta le foglie e stabilisce il collegamento tra queste e l’apparato radicale. Si sviluppa dalla gemma, detta piumetta, che sta all’apice dell’embrione, sopra l’inserzione dei cotiledoni. Questa gemma,...
Il caule delle Poacee e di altre Monocotiledoni, erbaceo o legnoso, di solito cavo negli internodi (tranne che nel mais e nella canna da zucchero), per la scomparsa del midollo, al cui posto si trova un canale interrotto da diaframmi in corrispondenza...