oblazione
oblazióne s. f. [dal lat. tardo oblatio -onis, der. di oblatus, part. pass. di offerre «offrire»]. – 1. Offerta di denaro o d’altro, per opere di bene: fare un’o. al convento; è una pia istituzione [...] oblato1). 2. Nella liturgia cattolica, indicava in passato l’offerta di doni fatta dai fedeli, soprattutto in relazione alla celebrazione eucaristica (di cui resta oggi traccia nella questua durante l’offertorio e anche nell’atto con cui, nelle messe ...
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reposizione
repoṡizióne s. f. – Variante di riposizione, a cui è preferita in alcuni usi tecnici o specifici; per es., in chirurgia, r. di un arto slogato, r. in asse dei monconi ossei fratturati, e [...] santo, durante il quale si porta in processione alla cappella o al luogo della reposizione la pisside con le ostie consacrate per la comunione da distribuire ai fedeli nella celebrazione pomeridiana della passione del Signore il venerdì santo. ...
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sumere
sùmere v. tr. [dal lat. sumĕre «prendere»]. – Latinismo per assumere, prendere, usato esclusivam. riferendosi al sacerdote che si comunica durante la celebrazione della messa: il sacerdote sume [...] l’ostia e il vino ...
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liturgico
litùrgico agg. [dal gr. λειτουργικός] (pl. m. -ci). – Che appartiene o si riferisce alla liturgia (nel
sign. odierno della parola): cerimonie l., riti l.; atti l. (la messa, i sacramenti, l’ufficio [...] del venerdì e sabato santo (e, nel rito ambrosiano, tutti i venerdì di quaresima) che sono aliturgici. Poiché la celebrazione liturgica non è uguale per tutti i giorni dell’anno, la sua diversità qualifica differentemente i giorni della settimana e ...
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apoteosi
apoteòṡi s. f. [dal lat. tardo apotheosis, gr. ἀποϑέωσις, der. di ἀποϑεόω «deificare»]. – 1. Deificazione, elevazione di un mortale allo stato divino. In senso fig., celebrazione di una persona [...] sovrano nei territorî liberati fu una vera apoteosi. Nella storia dell’arte, tema (e nome) di raffigurazioni celebrative che tendono a glorificare, spesso in forma allegorica, personaggi, famiglie, città, nazioni, oppure istituzioni o eventi storici ...
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monumento
monuménto (ant. moniménto) s. m. [dal lat. monumentum «ricordo, monumento», der. di monere «ricordare»]. – 1. a. Segno che fu posto e rimane a ricordo di una persona o di un avvenimento: porre, [...] un monumento. In partic., opera di scultura, o di architettura decorativa, che si colloca nelle aree pubbliche a celebrazione di persone illustri o in memoria di avvenimenti gloriosi (m. onorarî, commemorativi; m. equestre a Garibaldi), oppure che ...
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naos
nàos s. m. [adattam. del gr. ναός, der. di ναίω «abitare»]. – Nell’architettura classica, l’«abitazione» di un dio, cioè il tempio o la parte più interna del tempio greco dove era posta la statua [...] del dio. Per analogia, nell’architettura bizantina, nome con cui s’indicavano le parti della chiesa destinate alla celebrazione liturgica, cioè il tabernacolo e il presbiterio. ...
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dossologia2
dossologìa2 s. f. [dal gr. δοξολογία, comp. di δόξα «opinione, lode» e -λογία «-logia»]. – In genere, ogni formula liturgica usata (per es., nella strofa finale degli inni dell’Ufficio) per [...] , il «Gloria in excelsis» della messa e il «Te Deum»; nella preghiera eucaristica, che costituisce il momento centrale della celebrazione della messa, la dossologia è la parte finale, che comincia con le parole «Per Cristo, con Cristo e in Cristo ...
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introitale
agg. [der. di introito]. – Relativo all’introito, nel sign. liturgico: processione i., l’ingresso solenne del sacerdote con i ministri all’altare, per la celebrazione della messa. ...
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pianeta1
pianéta1 s. f. [lat. tardo planēta, che significò anche «mantello da viaggio o da pioggia», uso fig. di planēta «pianeta3», nel suo sign. originario greco, in quanto veste che si avvolgeva intorno [...] alla persona]. – Paramento liturgico indossato dai sacerdoti cattolici durante la celebrazione della messa (e di alcune altre funzioni rituali connesse con questa), costituita da una sopravveste, di diverso colore a seconda delle indicazioni ...
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L'uso di distinguere il tempo in varie suddivisioni e di celebrare con speciali riti il giorno che segna il punto di divisione di un periodo dall'altro, si riscontra in tutti i gruppi umani. Esso corrisponde, presso i primitivi, all'istinto...
OGNISSANTI
Nicola Turchi
. È la celebrazione liturgica di tutti i santi, martiri e confessori, e cade il 1° novembre.
La chiesa antiochena celebrava già in antico la memoria di tutti i martiri la prima domenica dopo la Pentecoste, uso che...